Tra gli impegni dell'Amministrazione comunale per il 2018 c'è l'implementazione del sistema di videosorveglianza e l'ammodernamento di una parte di quelle già presenti.
Anno nuovo e nuove... telecamere. Che da sempre la sicurezza sia un tema fondamentale per l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Christian Garavaglia, in fondo è ormai risaputo e, allora, proprio ad un paese ancora più sicuro stanno lavorando con la massima attenzione, da una parte l’attuale assessore, nonché vicesindaco, Maria Colombo, dall’altra il comandante della Polizia locale, Fabrizio Rudoni, e tutti i suoi uomini. Tra i vari impegni del 2018 ci sarà, pertanto, l’implementazione e l’ammodernamento del sistema di videosorveglianza. Come detto, dunque, nuove telecamere, ma anche la sostituzione di alcune che verranno ulteriormente migliorate. “Ad oggi, abbiamo a disposizione 48 punti di videosorveglianza, dislocati in varie zone di Turbigo, dal centro alle periferie - commenta il comandante Rudoni - L’intenzione (e stiamo ponendo grande attenzione in tale senso) è incrementare l’impianto con altre apparecchiature, oltre a sistemare o cambiarne una parte, ormai di vecchia generazione”. Nello specifico, le aree interessate dovrebbero essere il cimitero, sia all’esterno che all’interno e, quindi, i sottopassi. “In questi ultimi già ci sono delle telecamere - conclude il responsabile dei Vigili urbani - Ad esempio quello pedonale di via Libertà è monitorato anche grazie a microcamere, mentre in via Cotonificio sono tenuti sotto osservazione l’ingresso al sottopassaggio, la casa dell’acqua ed i posteggi; si tratterebbe di implementarle in maniera ulteriore. Lo stesso discorso vale pure per il sottopasso di via Sant’Uberto. Simili strumentazioni sono un tassello in più per la prevenzione e la repressione di eventuali episodi che possono ledere la tranquillità di quanti vivono o lavorano nel nostro paese. Nel tempo, infatti, grazie alla videosorveglianza siamo riusciti a rintracciare soggetti che avevano commesso eventi dannosi e che sono stati prontamente identificati e sanzionati o perseguiti secondo le specifiche leggi a riguardo”.