Il bambino è vittima di un caso di omonimia
Una storia incredibile, unica e singolare. Di quelle che sembrano essere il copione di qualche nuova pellicola cinematografica, ma che, invece, fanno parte della realtà. E' la storia di un ragazzino di soli 8 anni, Michael Hicks, originario degli Stati Uniti, boy scout e studente presso una scuola parrocchiale, identificato come 'sospetto terrorista'. Nessun errore? Avete capito bene. Il piccolo compare, infatti, nella 'selected list', ossia un elenco allargato del 'non volo', sulla quale figurano, appunto, quelle persone che sono sospettate e che devono, pertanto, essere sottoposte a controlli specifici e dettagliati. La stessa cosa capita, quindi, anche al giovanissimo Micky tutte le volte che si reca in aeroporto per prendere qualche volo. Assieme alla famiglia, il papà è un imprenditore e la mamma una fotogiornalista, è, sempre, l'ultimo ad imbarcarsi e, non di rado, causa ritardi alle partenze. A rendere nota la notizia è stato il New York Times, che ha, altresì, appurato che si tratta di un caso di omonimia. Il ragazzino è, infatti, vittima di una semplice coincidenza, che, purtroppo, lo costringe ad essere fermato tutte le volte che deve prendere un aereo. Un Michael Hicks è, davvero, sospettato di terrorismo, ma non si sa chi sia e, soprattutto, in America, il giornale ne ha contati più di 1600. "Pianse solo la prima volta - ha dichiarato la mamma - ora si è abituato ad essere fermato". Dal canto suo il bambino risponde, in modo concreto, quasi fosse, già, un adulto: "I grandi sono irragionevoli". E per quanto riguarda questo errore? Beh... il portavoce della TSA, la Transport Security Administration ha spiegato come "di norma i bambini non figurano nei nostri elenchi", assicurando che, tra le riforme ordinate dal Presidente Obama dopo il mancato attentato di Natale, c'è, proprio, la revisione di tali liste.