Lunedì scorso si sono conclusi gli interventi di demolozione delle cosiddette 'case fantasma' nell'aera attorno a Malpensa. L'ultimo stabile era a Lonate Pozzolo.
Il rumore della ruspa di sottofondo, gli operai che si muovono da destra e sinistra e quei pezzi di edificio che uno dopo l’altro iniziano a cadere. Se non è un traguardo storico, alla fine poco ci manca; anzi, togliete pure il ‘non’, perchè il traguardo storico lo è eccome. Le 14.30 circa di lunedì scorso, infatti, e anche l’ultima ‘casa fantasma’ attorno all’aeroporto di Malpensa (per la precisione un edificio all’incrocio tra le vie Leonardo da Vinci e Vittorio Veneto a Lonate Pozzolo, dove, qualche anno fa, era presente un supermercato) è stata definitivamente abbattuta. LA PAROLA FINE, INSOMMA, DOPO UN LUNGO PERCORSO - “Missione compiuta - sono state le parole dell’assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana, Viviana Beccalossi, presente alla demolizione - Ancora una volta Regione Lombardia mantiene le promesse fatte ai cittadini, mettendo i titoli di coda ad una situazione di degrado e abusivismo che ormai non era più tollerabile. Anche l’ultimo dei 104 immobili delocalizzati nei Comuni di Lonate, Ferno e Somma Lombardo, infatti, oggi è stato ufficialmente abbattuto”. DUE DIFFERENTI FASI - In totale sono state 204 le abitazioni demolite nel corso del tempo, per un costo di 7,8 milioni di euro, mentre per l’acquisto degli stessi da parte del patrimonio pubblico e la conseguente ricollocazione degli abitanti delle zone coinvolte sono stati investiti 172 milioni. “All’inizio del mio mandato - ha continuato Beccalossi - avevo promesso di trovare una soluzione al degrado urbano e sociale che si era creato dopo il trasferimento delle famiglie e delle persone costrette a lasciare le loro case.