'L'idea della Lega di concedere case agli immigrati presenti in Italia almeno da dieci anni e' positiva ma non e' decisamente una novita', essendo una norma voluta dal Governo Berlusconi e gia' votata dal Parlamento nel 2008 nel Piano Casa''. Cosi' afferma Mario Mantovani, Sottosegretario alle Infrastrutture con delega all'edilizia abitativa e statale, in merito alla proposta leghista di dare precedenza agli immigrati residenti da anni in Italia per accedere alle case popolari almeno dove governera' la Lega. ''La legge n. 133 del 2008 votata dalla maggioranza prevede espressamente all'art. 11 comma 13, fra i requisiti per ottenere un alloggio del piano casa Berlusconi, la necessita' della residenza - sottolinea Mantovani - da almeno dieci anni nel territorio nazionale o di cinque nella stessa Regione''. ''Va infatti considerato che se da un lato e' corretto essere rigorosi sul piano della legalita', dall'altro -prosegue Mantovani- non possiamo sottacere i diritti di quel 30% di infermieri e assistenti socio-sanitari immigrati che lavorano nei nostri ospedali e nelle case di riposo, di quelle 300.000 fra colf e badanti regolarizzate che si dedicano quotidianamente ai nostri anziani non autosufficienti, di quel milione di immigrati operai che sono impiegati in tutte quelle occupazioni rifiutate dai nostri giovani italiani, spesso anche se disoccupati''. Conclude Mantovani: ''Non si dimentichi che l'Italia oltre a perseguire la legalita' e la sicurezza, e' un paese civile e solidale che promuove i diritti umani e la dignita' delle persone''.