Eventi, Cuggiono
La mostra organizzata dalle associazioni 'Sodalitas' e 'Fondazione Mantovani': quei quadri d'autore riprodotti di persone dagli ospiti delle case famiglie.
Cuggiono. Nella bellissima cornice di Palazzo Clerici il tardo pomeriggio di venerdì 20 ottobre ha visto un evento tanto interessante, quanto unico, prendersi la scena. Si tratta della mostra organizzata dalla comunione d’intenti delle associazioni ‘Sodalitas’ e ‘Fondazione Mantovani’ e realizzata dagli arzilli residenti delle case famiglia del territorio. Di cosa si tratta? Semplice, di una geniale intuizione degli animatori delle case famiglie, che hanno coinvolto più di una cinquantina di anziani, e lanciato loro una sfida: riprodurre dal vivo quadri di illustri artisti. Il risultato? Qualcosa di sorprendente. La precisione delle riproduzioni è disarmante e lascia quasi il dubbio su quale sia l’originale. “Dietro a ogni scatto - spiega Marinella Restelli, responsabile del servizio animazione - c’è un lungo lavoro di studio delle opere e degli artisti, dei costumi e delle posizioni”. Ma tutto questo non è finalizzato solo ad un riflesso estetico di un lavoro certosino, bensì ha obiettivi ben più sostanziosi. “Avvicinarsi all’arte - continua don Sergio Salvini - aiuta a risolvere i problemi, a ricordarsi di non essere inutili e soprattutto, citando Alda Merini, a maturare tanto noi quanto il mondo”. Insomma un bellissimo progetto che si inserisce in un percorso ri-formativo, che prevede anche, tra le altre, musicoterapia e lo sviluppo di un giornalino delle case famiglia, chiamato ‘Facciamo notizia’, per coinvolgere e donare una seconda vita agli anziani. La mostra diverrà anche calendario ufficiale 2018 delle case famiglia, dopo la scelta di 12 tra le opere realizzate. Dunque, da Cologno Monzese, passando per il Milanese e finendo al Legnanese, nuova linfa ha ripreso a scorrere negli occhi di chi non vuole essere dimenticato; di chi crede nell’arte come scintilla per un nuovo sussulto di vita.