Adesso anche i non vedenti, ipovedenti e le persone con disabilità geriatriche potranno votare in piena autonomia. L'importante risultato raggiunto grazie ad AILA.
Un traguardo certamente importante. Un risultato che guarda al presente, ma che in modo particolare si proietta con concretezza verso il futuro. “Devo andare a votare: sì, però, mi serve qualcuno che mi accompagni o, comunque, che mi assista dentro la cabina elettorale”. Se fino a qualche giorno fa , insomma, il pensiero che continuava a risuonare nella testa delle persone non vedenti, ipovedenti o con disabilità geriatiriche, ogni qual volta dovevano appunto recarsi alle urne, era proprio questo, beh... alla consultazione del 22 ottobre (il referendum sull’autonomia della Lombardia) non sarà più così. Già perchè, con voto unanime di tutti gli schieramenti politici, sono passati in Consiglio Regionale due specifici cambiamenti in merito. Da una parte, allora, ecco che una persona cieca potrà partecipare al voto da sola (ovvero senza un accompagnatore nominato d’ufficio che la assista), portandosi da casa le cuffiette del cellulare che collegherà al tablet presente in cabina elettorale e seguendo successivamente il programma vocale che la guiderà nel gestire scheda e relativa preferenza. Ma non è tutto, dal momento che i dispositivi elettronici saranno posizionati in modo da poter essere accessibili anche a chi si trova in carrozzina. “Finalmente un traguardo importante e fondamentale - commenta Ada Orsatti, presidente di AILA (Associazione Italiana Lotta Abusi); è grazie a lei ed al suo gruppo se si è arrivati a questo risultato - Si parla spesso di equiparare i cittadini con disabilità a quelli normodotati, ma si sono sempre fatte solo e soltanto parole; adesso, invece, possiamo parlare davvero di autonomia delle persone, di tutti quanti. Prima per un non vedente andare a votare era complicato: bisognava, infatti, fare una procedura burocratica perchè venisse nominato un accompagnatore e molti erano diffidenti, pensando che questa stessa persona potesse mettere la croce su una casella diversa da quella desiderata. Il tutto significava un’alta astensione, mentre ora sarà per tutti più semplice esercitare un proprio diritto e senza alcuna spesa aggiuntiva per la Regione. Voglio ringraziare il vicepresidente del Consiglio Regionale, Fabrizio Cecchetti per l’interessamento in tale senso e tutti i partiti che hanno votato all’unanimità. Hanno vinto il buonsenso e l’ascolto”.