Da maggio ad agosto – spiega un monitoraggio della Coldiretti Lombardia – sulla regione si sono abbattute tredici tempeste di ghiaccio, con chicchi che andavano dalla grandezza di un nocciolo a quella di una piccola albicocca. L’ultima è avvenuta questa mattina nella zona a ovest di Milano, fra Turbigo, Legnano, Villa Cortese e Cerro Maggiore con chicchi come noci. In questi tre mesi e mezzo – spiega la Coldiretti Lombardia – sono stati colpiti mais, vigneti, uliveti, frutteti, coltivazioni di fragole e verdure, con danni del 30% sulle aree coinvolte, ma con punte anche del 90%. Ormai quando il cielo si annerisce – spiega la Coldiretti Lombardia – gli agricoltori pensano subito alla tempesta di grandine, anche perché per come stanno andando le cose ci si sta avvicinando rapidamente ai 15 eventi registrati fra la primavera e l’estate del 2016.
Le piogge di ghiaccio – conclude la Coldiretti – hanno colpito da nord a sud e gli ultimi episodi hanno riguardato Varese e Brescia. Non è solo la dimensione dei chicchi a fare danni – afferma la Coldiretti Lombardia – ma anche la violenza del vento che ne aumenta la potenza distruttiva, oltre a scoperchiare serre e rompendo rami lasciando le colture senza più protezione. Siamo di fronte quest’ anno - conclude la Coldiretti - al moltiplicarsi di eventi estremi con l’alternarsi di caldo anomalo, siccità, bombe d’acqua, grandinate violente e con il divampare i incendi che hanno colpito non solo boschi ma anche animali allevati, pascoli, vigneti e uliveti con un impatto devastante sull’ambiente, l’economia, il lavoro e il turismo. Fino a oggi il conto dei danni nel 2017 per il clima impazzito ha raggiunto i 2 miliardi di euro a livello nazionale.