Continua il 'botta e risposta' dopo la 'Green Beer', la festa provinciale del Ticino della Lega Nord. La replica del sindaco agli esponenti del Carroccio locale.
"Se non fosse che si tratta dell'ennesima presa in giro per tutta la cittadinanza castanese, le esternazioni leghiste sarebbero quasi esilaranti". Che il 'post' Green Beer (la festa provincia del Ticino, andata in scena nei giorni scorsi in tensostruttura e organizzata appunto dalla Lega Nord) avrebbero lasciato degli strascichi, in fondo lo si era capito fin da subito. Prima, infatti, le dichiarazioni sui social del sindaco Giuseppe Pignatiello, poi la replica di alcuni esponenti del Carroccio e adesso la nuova risposta dello stesso primo cittadino. "Purtroppo queste persone credono di avere a che fare con degli stupidi e quindi ritengono di poter dire quello che vogliono - continua Pignatiello - Dopo avere preparato in questi tre anni vignette per deridere il sindaco, dopo avere confezionato un volantino che aveva come titolo 'Tutte le balle del sindaco', dopo avermi paragonato ad un asino che raglia e dopo avere detto alla cittadinanza non più tardi di un anno fa, sempre durante la loro festa, che sono poco trasparente perché invito i castanesi nel mio ufficio, insinuando chissà cosa, ora hanno raggiunto il massimo livello preparando un volantino che doveva pubblicizzare l'evento, ma che in realtà altro non era che una raccolta di articoli pieni di livore e cattivera che avevano come unico obiettivo quello di sparlare di me e dell'Amministrazione comunale intera con una totale mancanza di rispetto e di educazione". Ma non è tutto, come sottolinea ancora il primo cittadino castanese: "Provano ad andare pure oltre - ribadisce - Ciò che fanno non conta, tanto qualcuno se ne sarà dimenticato nel frattempo e quindi perché non dire che il sindaco non è nemmeno andato alla loro festa. Ma voi andreste ad una manifestazione di chi dimostra ogni giorno una totale mancanza di rispetto e di educazione nei vostri confronti? Cari leghisti, perchè non vi fate un'analisi di coscienza e provate, per una volta, a dimostrare un minimo di rispetto per le istituzioni, per il primo cittadino e per tutta la nostra bella città. Per collaborare serve essere in due, ma evidentemente questo non è tra le vostre priorità (di certo non lo è stato in questi tre anni). Ho provato fin dal primo giorno a lasciare perdere per il bene di Castano, pensando che nonostante posizioni e idee diverse si potesse collaborare; oggi non lo credo più, voi non lavorate per la nostra città, ma soltanto per voi stessi".