Approvata la variante al Piano di Governo del Territorio. L'annosa questione dell'area ex Belloli, insomma, sempre più al centro delle attenzioni. Tra presente e futuro.
Nell’ultimo Consiglio comunale di Inveruno si è definitivamente approvata la variante al Piano di Governo del Territorio, tra i cui temi caldi che vengono disciplinati con questo nuovo strumento vi è l’annosa questione dell’area ex Belloli. “Dopo due anni di lavoro da parte della nostra giunta, siamo arrivati ad un punto di svolta – commenta il capogruppo di ‘Rinnovamento Popolare’, Giovanni Crespi – Così si chiude tutto il lavoro che avevamo promesso di svolgere in campagna elettorale e che abbiamo svolto, portandolo a termine. Anche il Piano Territoriale Regionale è incentrato su due temi cardine: disincentivare il consumo di suolo libero e incentivare la riqualificazione di aree ed edifici dismessi. Due principi che ci hanno portato ad annullare tutto il consumo di suolo introdotto dal PGT 2012 e ci vedono ora cambiare le sorti dell’area dismessa per antonomasia di Inveruno, quella che dal 1993 e per quasi 25 anni ha costituito il problema al centro del paese, trasformandola in risorsa e cioè il luogo su cui sorgerà la nuova scuola”. “Esprimo grande soddisfazione per la conclusione di un procedimento che comporta l’azzeramento della previsione di nuovo consumo di suolo a Inveruno e Furato – commenta il sindaco Sara Bettinelli - preservando così il terreno delle nostre campagne nonché, dopo 23 anni, l’inserimento all’interno dello strumento urbanistico della parola fine in merito alla vicenda dell’area ex Belloli. L’approvazione di questo strumento urbanistico spalanca le porte all’avvio, in modo serio e concreto, del percorso verso la riqualificazione del nostro centro storico e la programmazione dell’intervento di realizzazione della nuova scuola”. “Su quest’area la bonifica, eseguita sotto lo stretto controllo di ATS e ARPA, è giunta alle sue battute finali - precisa Crespi - Tutto ciò a totale carico della proprietà come prevede la legge. Inoltre, la volumetria concessa è in riduzione e la pianificazione complessiva sarà controllata da un Masterplan del Politecnico condiviso con l’Amministrazione; infine, gli edifici saranno adeguati al contesto residenziale che li circonda”. “Ci teniamo a ringraziare i tecnici comunali, l’autorità procedente, geometra Tiberti, e l’autorità competente, geometra Leoni, e i preziosi consulenti che in questi mesi ci hanno aiutato: l’architetto Paolo Ferrante, estensore del Piano, e i professori Monestiroli e Menegatti del Politecnico di Milano per il lavoro che hanno svolto, stanno svolgendo e svolgeranno sia sull’area in permuta che sull’area dove sorgerà la nuova scuola”.