Arconate
Domenica scorsa l'intitolazione della piazza ai giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La toccante testimonianza del fratello di Paolo, Salvatore.
Gli occhi fissi davanti, gli sguardi attenti e attorno un silenzio quasi irreale. La gente era letteralmente rapita e catturata, perché la voce che arrivava alle orecchie, ma penetrava dritta nei cuori, andava ben oltre le parole, le frasi, i ricordi. Era la voce dell’amore, della libertà, della volontà, dell’essere lì e in tanti altri posti e realtà, in prima linea , per ribadire ancora e più che mai quei concetti di legalità e di Stato ai quali suo fratello aveva dedicato la vita intera e proprio con la sua stessa vita, alla fine, purtroppo, aveva pagato. “Venticinque anni fa Paolo se ne andava per sempre. Era il 19 luglio 1992, la strage di via D’Amelio. Pochi mesi prima, il 23 maggio, moriva anche Giovanni, assassinato a Capaci. Ma Paolo e Giovanni sono sempre qui con noi, al nostro fianco