Obiettivo: insegnare agli studenti a praticare il massaggio cardiaco.
Per l’ottavo anno, la Terapia Intensiva dell’Ospedale di Legnano entra nella scuola con un corso BLS, Basic life support. Obiettivo: insegnare agli studenti a praticare il massaggio cardiaco. Mercoledì 8 marzo il rianimatore dottor Riccardo Giudici, le infermiere Sara Cucchetti, Chiara Della Canonica e Stefania Trezzi, accompagnati dal Preside dell’Istituto superiore, Professor Flavio Merlo, hanno tenuto una lezione alle classi terzi del Liceo delle scienze umane e al Professionale sociosanitario dell’Istituto Canossiano “Barbara Melzi”.
La giornata si è aperta alle 10.45 con una parte teorica della durata di circa 45 minuti. A seguire una parte pratica di 2 ore, che ha visto coinvolti 4 gruppi di circa 15 studenti l'uno. Il 21 marzo, altri 25 studenti parteciperanno a una lezione analoga. Complessivamente saranno formati un’ottantina di studenti. Il progetto trova il suo referente didattico nella professoressa Marina Morlacchi, docente di biologia, presente all’esercitazione.
“Tempo fa ero stato indirettamente coinvolto nell’emergenza di un cittadino colpito da arresto cardiaco, e ho visto quanto ha potuto fare la tempestività del massaggio cardiaco – ricorda il Professor Merlo -. Per questo ritengo importante che i miei studenti posseggano le conoscenze di base per poter iniziare le prime manovre, in attesa dell’intervento dei soccorritori professionisti. La cultura del primo soccorso è per noi fondamentale. La scuola è dotata di defibrillatore e una parte del corpo docente formata al suo utilizzo”.
“Per noi rianimatori è importante che i giovani sappiano praticare il massaggio cardiaco – spiega il dottor Giudici – perché prima si interviene, migliore sarà la prognosi. Consideriamo che l’arresto cardiaco improvviso è sempre più frequente e colpisce soggetti sempre più giovani. Tutti possiamo salvare vite umane. Dopo la chiamata al 112, è fondamentale praticare il massaggio cardiaco, sotto la guida dell’operatore 112, in attesa dei soccorritori. Consideriamo solo un dato. Legnano ha 119 defibrillatori. L’evidenza ci mostra come, in molti Paesi del Nord Europa, in caso di arresto cardiaco, il defibrillatore venga utilizzato dai cosiddetti “laici”, cioè i cittadini, entro i primi minuti. Noi siamo ben lontani da questa tempistica. Per questo è importante insegnare il BLS e soprattutto il BLSD, ossia il primo soccorso con l’uso del defibrillatore semiautomatico. Per fare crescere una cultura sanitaria da cui tutti, ma davvero tutti, possiamo trarre vantaggi”.