"Diciottenni, il paese è vostro"

Busto Garolfo festeggia i suoi ragazzi, diventati maggiorenni. Una bellissima serata di festa e allegria e un'occasione per stare con il futuro del nostro territorio.

Una grande festa per celebrare i diciotto anni è da sempre il sogno di tanti ragazzi, che, per la prima volta, si affacciano al mondo degli adulti e delle responsabilità. L’Amministrazione comunale di Busto Garolfo, allora, ha deciso di mantenere viva la tradizione degli ultimi anni e dedicare una serata solo a loro, ai neomaggiorenni. Una sorta di festa, organizzata dal sindaco e dall’assessore alle politiche giovanili in particolare, con un obiettivo ben preciso: “Ricordare ai nostri ragazzi che Busto Garolfo è loro”, parola di sindaco. Poco prima dell’inizio della piccola festicciola,infatti, il sindaco, Susanna Biondi, ci spiega come sono e saranno diverse le attività che il comune porterà avanti, per cercare di inserire in società sempre più giovani ed evitare che si perdano per strada, perché il futuro del paese dipende anche da loro. Una di queste realtà, nate proprio con l’intento di chiamare a sé la gioventù è 'Radiolééé', un’associazione, come può far intuire il nome, che fa della musica il suo punto forte e che, anche domenica, in occasione della celebrazione dei diciottenni, era presente ad animare la serata. Serata svoltasi in un’area feste del parco comunale decisamente piena che si è aperta proprio con un intervento del sindaco, seguito da alcune testimonianze di come poter essere parte viva del paese: hanno parlato alcuni giovani, che brillantemente hanno illustrato come poter sfruttare il “bonus cultura” di renziana memoria e ci siano diverse associazioni di volontariato o servizio civile, che, ben volentieri, accoglierebbero nuove leve, anche in vista di un ricambio generazionale. In seguito palloncini colorati, musica e qualche stuzzichino hanno dato il via alla festa con grande piacere dei ragazzi. Insomma un bella iniziativa, per far capire ai ragazzi che il comune per loro c’è e avrebbe piacere che anche loro potessero esserci per lui.