La riforma della cultura è legge. L'assessore Cristina Cappellini: "Le identità sono la nostra stella polare". Tra le novità, il riconoscimento della lingua lombarda.
"Finalmente la legge tanto attesa diventa realtà. Oggi la cultura lombarda trova il suo più alto riconoscimento con questa importante legge che ci consente di caratterizzare ancora di più le politiche culturali regionali in senso marcatamente identitario, unendo un aspetto significativo di innovazione che ci permetterà di valorizzare al meglio lo straordinario patrimonio culturale della nostra Regione". E' il commento dell'assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini, dopo l'approvazione della legge 'Politiche regionali in materia culturale – Riordino normativo'. E' la prima legge di riordino approvata nel corso di questa legislatura. "La nostra - ha spiegato l'assessore Cappellini - è una Regione che vuole guardare al futuro portando con se' il suo ricco passato, fatto di valori, tradizioni e saper fare. Quella tradizione, per dirla con Gustav Mahler che è custodia del fuoco e non l'adorazione della cenere". SEMPLIFICAZIONE E AMMODERNAMENTO, RISPOSTE AI TERRITORI - "Con l'approvazione di questa legge - ha spiegato l'assessore - si da' una risposta concreta alle tante sollecitazioni che in questi anni sono arrivate dai territori, anche in tema di semplificazione e ammodernamento". "Nello specifico – ha continuato - sono state soppresse e aggiornate tutte le leggi, oltre una ventina, esistenti dai primi anni settanta, perseguendo la linea intrapresa dalla Giunta Maroni". RICONOSCIUTA FINALMENTE LA LINGUA LOMBARDA - "Una delle principali novità - ha detto ancora l'assessore Cappellini - è il riconoscimento della lingua lombarda che oggi finalmente trova un posto prestigioso nella legge più importante della cultura".