L'appuntamento con musica e videocamere è per il 2 ottobre a Lissone. Alle 13.30 Mao Medici accoglierà le persone che vorranno fare da comparsa al suo primo videoclip.
L'appuntamento con musica e videocamere è per il pomeriggio del 2 ottobre, in piazza Libertà a Lissone. E' infatti alle 13.30 che Mao Medici accoglierà le persone che vorranno fare da comparsa al suo primo videoclip. Raggiungo Mao Medici per parlare del suo primo video, del suo ultimo lavoro, intitolato 'Volo Pindarico'.
Il volo pindarico è il proiettarsi in un mondo irreale e fantasioso. E più hai immaginazione più 'viaggi'. Questo succede, a volte per sfuggire alla realtà, altre per trovare (o ritrovare), in qualche modo, un equilibrio interiore. C'è una 'missione' in questo tuo 'Volo Pindarico'?
Volo Pindarico non è altro che il proseguio di 'Cenere': il mio viaggio continua, con l'accettazione totale del mio passato. Ci ho fatto pace, ora lo custodisco e ne ho il pieno controllo. Ma, nonostante questo, le cose continuano ad accadere. Quindi la vita va avanti, e tutto quello che mi si palesa e succede, porta nuove crescite e consapevolezze. Tratta anche situazioni più attuali, dove la gente si riconosce. Nessuna 'missione'. Non mi sento un 'profeta' e non voglio passare come tale. Io ti racconto quello che è capitato a me in primis, poi è facile che la stessa cosa accada anche ad altre persone, magari sotto forme diverse.
Da 'Cenere', tuo primo lavoro, a 'Volo Pindarico' il filo conduttore è l'immancabile ironia, affrontando comunque argomenti di diverso tipo. Dopo il riscontro positivo del primo album, hai pensato al crowdfunding, attuato con la produzione di 'Volo Pindarico'. Obiettivo raggiunto. Cosa ne pensi, ora, a lavoro terminato?
Sono soddisfatto per la realizzazione di un disco 'esperimento. 'Volo Pindarico' ha coinvolto musicisti anche internazionali nella sua realizzazione. Un disco volutamente acustico, privo di qualsivoglia arrangiamento. Tutto è registrato senza amplificatori o elettricità. Non è un disco da 'consumo, ossia che ascolti in continuazione, ma è un disco da 'momento'. In quella data circostanza, in un determinato stato d'animo, 'Volo Pindarico' ti può coccolare, ti può far sorridere. E quella è la prima cosa: il sorriso che fai nascere su di un viso! Questo, il disco, lo fa. Te lo assicuro!
Curiosiamo tra le 13 tracce di 'Volo Pindarico': ad ogni titolo, mi racconti in poche parole il brano...
Ossimoro Io sono un ossimoro, un dilettante "esperto". Sono Mao e faccio rima col 'Ciao' il brano più folle e con il testo più complesso del disco. Volo Pindarico Il brano più intimo di tutto il disco. Non dico niente..questo è da ascoltare mentre si legge il testo. Mi metto a nudo (e non è un bel vedere Ahahahah) Parole per me Per una volta un brano dedicato a me ahahahah racconta il nascere di una canzone osservando quello che mi stava accadendo quella notte. Mia moglie e mio figlio che dormono, dei passi che riecheggiano in strada..ecc. al sax Marina Zadora (Russia) Colori d'estate (Bellaria) Il brano che mi ha visto sulle sue spiagge per la prima volta da papà, con mio figlio in braccio.. affezionato a Bellaria Igea Marina ne ho fatto un brano..allegro ed estivo. Il mio re Il brano dedicato a mio figlio per il suo quarto compleanno. Ogni anno ne scrivo uno. Il quinto è già pronto perché ne compie 5 a fine mese. Alba L'unico testo non mio del disco. Il testo del brano è stato scritto da una mia cara amica, divenuta tale dopo aver vinto un mio piccolo contest intitolato 'Scrivi un testo che te lo canto e te lo suono'. Il testo è di Selenia Fenu Mele (Sargegna). Ospizio (storia di Pia) Un brano vero, forte. Arrabbiato. Ho ricevuto molto attacchi per questo brano che va a trattare la violenza sugli anziani. Blue Jeans Il brano più vecchio, scritto nel 92. Parla di un'anziana che, in un bar, cade scivolando sul bagnato, e la sua frase, guardandomi, è stata:”Capita!” Ed è tutto il senso del brano. Se me lo dice una signora, che ha molta più esperienza di vita di me, perché soffermarmi su determinati 'problemi'? Capitano! Al sax Marina Zadora (Russia). 09 Cado giù È sostanzialmente l'incontro con mia moglie e del fatto che incontrandola ha destabilizzato tutto quello che avevo intorno. Cadevo, sempre più, in un bel dirupo di pensieri che mi portavano sempre verso di lei. Un bel cadere! 10 Che bello é... Il risveglio al mattino, nella fortuna di essere accanto a chi ami e che hai scelto, e che a sua volta ti ha scelto. E in quel risveglio, la complicità e la passione si fanno sentire, sono presenti e sono parte del 'gioco'. 11 Indaco Indaco ha due chiavi di lettura in realtà. Nel brano AnakinMc (artista francese) ha prestato la sua voce e ha scritto la sua parte nella sua lingua madre. Un bell' inciso. 12 Un carlino di nome Carlo Potrà sembrare un brano 'ilare', ma se si segue il testo si capisce che è a tutela degli amici a quattro zampe. Contrario ad avere un cucciolo come 'status', perché il più delle volte, quegli stessi cuccioli, non fanno una bella fine! Mai generalizzando, ma solo quel 'mondo' dettato dell'apparenza come priorità. 13 ...ma vaffanculo... Quando ce vo, ce vo! Ero arrabbiato. Le persone che ti deludono e ti fanno male sono sempre quelle più vicine. Ad un certo punto, a furia di accettare determinate situazioni, scoppi. E quando lo fai, non torni mai indietro... Al sax Marina Zadora (Russia)
'Festa di Primavera (Lissone c'è) e 'La conta' sono due brani 'bonus' per l'acquisto sui digital stores. Ci presenti anche questi due pezzi? Perché questa scelta?
'Festa di Primavera' è uno di miei testi più riusciti. Descrive appieno la mia città in un giorno di festa. È diventato l'inno della manifestazione e quando la festa 'apre' lo suono dal vivo per tutta la città. A Lissone ci vivo. Ci sto bene, e quando un qualcosa o un qualcuno mi fa stare bene, lo voglio raccontare. A differenza della figura classica del cantautore visto come 'ombroso e drammatico' io sono esattamente l'opposto. Canto ciò che mi fa sorridere e mi fa stare bene. Alcuni mi definiscono 'narratore di immagini' perché quando ascolti un brano è come se ti stessi raccontando una foto che ti riesci a vedere e percepire.
'La Conta' Beh... 'La Conta' è da pazzi. Ascoltare per credere!
Ho deciso di metterli come bonus track per il semplice motivo che il disco fisico lo volevo tutto "suonato" e quei due brani riportavano ancora la realtà di Cenere (primo disco) ossia chitarra e voce. Però sono affezionato ai testi e allora ho deciso di metterli, in più ,online. Una sorta di bonus per l'acquisto online.
Perché ti definiscono 'Il Cantautore della Gente'?
Semplicemente perché sono uno della gente. Sono un individuo come tanti. Un anonimo, ma particolare nel suo essere anonimo, come tutti. Ognuno è anonimo e particolare allo stesso tempo. Questo è il motivo per cui a tutti i live suono seduto, perché non voglio essere quello'in piedi' che vai a vedere. Preferisco essere 'uno con cui ti siedi nell'intimità di un giovedì sera ascoltando un suo aneddoto'. Non mi prendo mai troppo sul serio e molte volte, durante i live, parlo con chi è seduto in sala e ce la chiacchieriamo. 'Cantautore della gente' perché, comunque, il disco è stato finanziato completamente dalla gente attraverso MUSIC RAISER ed i loro nomi, tutti, li trovate all'interno del booklet. Lo stesso video che girerò è finanziato da persone che mi sostengono e apprezzano quello che faccio.
'Credici, credici, credici... suona ancora Mao Medici... Svegliati, svegliati e credici...' E' una parte del ritornello di 'Volo Pindarico'. Cerchiamo l'autostima e forse un po' anche l'auto convinzione. Sognare va bene, ma coi piedi per terra?
Il ritornello dice Credici credici credici, a te che ascolti, sono ancora MAo MEDICI non ho mai fatto 13 (nel senso che non ho mai sbancato, non vivo nell'oro, ma tiro avanti)
Non cerco autostima, né auto convinzione. È un messaggio, diretto e schietto, a quelle persone che mi hanno sempre detto di lasciar perdere, che non sono in grado, a quelle persone che pensavano e speravano cadessi in un baratro per poi poter dire: "lo sapevo, quello lì, hai visto? Te l'avevo detto!"
La classica cattiveria gratuita. E io ti dico, con il brano, quello che mi è successo, ti racconto quello che speravano mi facesse cadere e invece: “Credici, sono ancora MAo MEDICI, e sono qui, alla faccia tua e me ne infischio di quello che mi è successo. Sono sempre più forte e non mollo perché ogni cosa insegna ed io ho imparato l'importanza di un sorriso!”
Appuntamento importante quello di domenica 2 ottobre a Lissone. Cosa succederà?
Girerò il mio primo video, dopo 25 anni. Registro il primo videoclip e l'idea è quella di girarlo nella mia città, tra le persone, senza le quali il disco non esisterebbe. Non vedo l'ora!!
Dietro la videocamera ci sarà la giovane filmaker Jennifer Scalzo. La produzione del video sarà affidata a Claudio Arosio e a Raffaele Cappelletti che, tra l'altro finanzieranno la realizzazione. Ci presenti i tuoi collaboratori?
Jennifer è pazza quanto me. Ha deciso di realizzare questo video e di mettersi in gioco in una realtà per lei nuova. Molto aperta alle idee che le ho proposto pur avendo ben chiaro il da farsi. Durante tutte le riprese ci sarà anche Mirko Errigo (www.mirkoerrigo.it) fotografo molto bravo nonché grande amico conosciuto durante un live. Sulle note di 'Un carlino di nome Carlo' lo sentivo ridere e alla fine del live ci siamo conosciuti. Mirko catturerà immagini sia di backstage che di riprese. Claudio Arosio è di Lissone, ha un bar tabacchi ed è uno dei primi ad aver acquistato il cd fisico. Ci siamo conosciuti perché molto spesso mi fermo al bar per un caffè. Da lì si è proposto, mettendosi a disposizione per eventuali produzioni future. Raffaele Cappelletti è l'amico di una vita. Ottimo paroliere, ottimo scrittore e poeta. Ottimo amico. Insieme abbiamo realizzato il testo di 'Cenere' difatti il titolo è Cenere (che sarebbe la mia poesia) Nebbia e fumo (che sarebbe la sua poesia integrata al mio testo) e così è nata 'Cenere (Nebbia e fumo)'. Il due testi si fondevano in un modo talmente perfetto che gli ho proposto di unirli e lui ha accettato. Quando ha saputo che avevo un finanziatore per il video, una sera mi ha detto di voler partecipare anche lui, e così è stato! E di questo li ringrazio entrambi.
Le tue prossime date per il 'Volo Pindarico Tour'?
'Volo Pindarico tour' è in continuo aggiornamento, ma parliamoci fuori dai denti: portare in giro un progetto, inedito, indipendente, italiano, non è facile, soprattutto quando non hai un nome, e ti devono pagare. Al suono di "ti faccio conoscere" oppure "Quanta gente mi porti?" è davvero snervante tentare di impostare un calendario. Anche perché faccio tutto io. Non ho agenzia o qualcuno che mi trova le date. Sono la mia agenzia di booking, il mio addetto stampa e quello che prende contatto con i locali e le radio. Alcune realtà ti accolgono a braccia aperte, ma sono davvero poche. La maggior parte delle volte pretendono di darti un 80€ per Live, viaggio e spese, e magari sono a 200 km di distanza. Preciso che lavoro con musicisti turnisti, che io definisco 'friends'. Amici di fatto, ma comunque colleghi in un progetto di lavoro (perché di lavoro di tratta) e il lavoro, in ogni sua forma, va pagato. In molti mi dicono che apprezzano il progetto, bello, interessante, ecc... Ma quando comunichi spese e cachet, spariscono, oppure dicono che non hanno spazio. Posso non piacere, ci mancherebbe... I locali dove si suona ormai sono una sorta di Lobby. Solo amici e amici di amici suonano lì dentro. È divenuto tutto un circolo vizioso. Suonano sempre gli stessi, magari gratis, e questo non aiuta. Non solo me, ma molti altri artisti che valgono. E ne conosco moltissimi.
'Volo Pindarico' ha subito un'evoluzione pazzesca. Se ascolti il disco e poi vieni ad un live te ne accorgi. Il fatto di aver 'arruolato' nuovi membri, ha anche portato un evoluzione a quello che si era fatto in studio.
La formazione attuale vede Matteo Luraghi al basso e contrabbasso, Vito Emanuele Galante alla tromba e Andrea Meloni alle percussioni da non confondere con la batteria. Abbiamo un set con congas, bongo, cajon e tutta una serie di 'colori'. Sono tutti 'legni' e siamo acustici. Andrea è l'unico della formazione che ha partecipato alla registrazione in studio del disco. Lui è stato uno dei primi a credere in quello che facevo. Alcuni brani del primo disco li suonavo con lui durante i live con formazione chitarra e percussioni. Dal vivo Andrea è un personaggio da sentire e vedere col suo set di percussioni. Matteo e Vito hanno capacità e competenze davvero importanti. Hanno portato al mio progetto l'esperienza e la capacità dando un qualcosa in più che prima mancava. Alcuni brani li abbiamo davvero stravolti. Insomma, il live, come è adesso, è da sentire. Il bello è che siamo in quattro, e ognuno ha messo un po' del suo mondo in tutti i brani. Siamo riusciti a fondere più generi al cantautorato. In definitiva abbiamo della musica d'autore con sfumature jazz, blues, bossa, folk, swing, etniche e siamo preparando nuove sorprese e 'aggiunte'. Il disco nuovo è già in chitarra e voce sul mio telefono, per ora è li perché 'Volo Pindarico', secondo me, ha ancora molto da dire. Prossime date rimaniamo in Brianza per ottobre tra Sovico e Biassono. A novembre chi stiamo organizzando. Per febbraio andremo nella provincia di Brescia, ma ripeto, le date sono in continua evoluzione.
Ultimissima domanda... dove possiamo acquistare 'Volo Pindarico'?
Volo Pindarico lo potete trovare in forma fisica al MUSIC CENTER di Lissone (Mb) via don Crippa Raffaele, 1
oppure alla SOFFITTA di Biassono (Mb) via Cesana e Villa, 106.
Per l'acquisto online lo potete trovare su Itunes, Google Playstore nella categoria musica e intrattenimento, su Amazon ed infine su Sporify e Shazam.
Un saluto a tutti. Grazie per l'opportunità e la cortesia. Vi aspetto a qualche live e se vi va, per restare aggiornati, cercatemi su Facebook!