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Storie, Cuggiono, Marcallo

Luca: Gibilterra si avvicina

Prosegue il viaggio in kayak del marcallese Luca Sestito dalla Liguria fino alla stretto di Gibilterra. Un mese di percorso è andato. Il racconto dei primi mille chilometri.

Mille chilometri andati. Metà viaggio, più o meno, e adesso ne restano, allora, altri mille per arrivare alla meta. Vanno (e veloci), insomma, Luca Sestito e il suo kayak, giorno dopo giorno sempre più vicini allo stretto di Gibilterra, per realizzare quel sogno che da tre anni era nei suoi pensieri. Dalla Liguria a Gibilterra appunto, completamente da solo, il viaggio dunque prosegue e in men che non si dica siamo ormai ad un mese di avventura (la partenza, infatti, il 14 agosto scorso). “Devo ammettere che l’emozione e la tensione ci sono ancora e penso che rimarranno fino alla fine – racconta il 40enne di Marcallo con Casone, iscritto tra l’altro al Canoa Club Milano di Cuggiono, dove si è avvicinato proprio al kayak seguendo un corso apposito e specifico – Non nego che in queste settimane ci siano stati alcuni problemi (ad esempio ho perso la mia videocamera durante una giornata di mare mosso; o ancora si è dissaldato il supporto del timone, fino al cellulare che non è più funzionato; oppure alcuni tagli che col sale non si cicatrizzano e qualche dolore che esce quotidianamente; senza dimenticare la cosa più importante, la mancanza dei miei figli e di mia moglie), comunque andiamo avanti, perché le emozioni e i momenti positivi sono di gran lunga superiori”. Il mare attorno, la natura, le persone che si incontrano, le immagini davanti agli occhi, sono qualcosa di magico e speciale, come ci tiene a sottolineare proprio Luca. “Ogni giorno è sempre diverso dall’altro – continua – I paesaggi ti stupiscono nella loro semplicità. Essere a contatto con l’acqua, la vegetazione e soprattutto con te stesso, ti fa sentire realmente vivo. E poi mi sto dedicando molto ad una delle mie passioni, la pesca. Sono tanti i ricordi che mi porterò con me, però uno su tutti è la disponibilità della gente. Tanti coloro che sono venuti da me per parlare e chiedermi informazioni sul viaggio o se avevo bisogno di qualcosa. Tanti quelli che mi hanno offerto cibo e acqua. Un papà con i figli mi ha chiesto se volessi ospitalità a casa sua per farmi una doccia e riposarmi. Un’altra persona ha smesso di fare quello che stava facendo e mi ha saldato il timone senza volere nulla. Una famiglia, infine, mi ha lasciato un grappolo d’uva sul kayak mentre non c’ero. Gentilezza, cortesia e altruismo: questa è la mia esperienza. La meta si avvicina, ho percorso già mille chilometri e me ne mancano mille ancora; sono felice, contento, soddisfatto”. Allora, buon proseguimento Luca: lo stretto di Gibilterra ti aspetta.

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