Nizza: il racconto di Caterina, allieva del Liceo d'Arconate in vacanza studio nella cittadina francese, testimone dell’orrore omicida. "La paura negli occhi della gente".
“Investiteli con l’auto, usate i camion come falciatrici non per tagliare l’erba ma per falciare i nemici di Allah”. Erano queste le parole del portavoce dell’ISIS Adnani fisse nella mente di Mohamed Lahouaiej Bouhlel, 31enne di origine tunisina residente a Nizza dal 2011, mentre conduceva il tir a una velocità sfrenata nella zona pedonale della Promenade des Anglais. Erano le 22:34 del 14 Luglio quando è accaduto tutto. La Francia era ancora nel pieno dei festeggiamenti aventi come motto “liberté, égalité, fraternié” principi che sono stati bagnati dal sangue durante quella notte. La corsa del folle si è protratta per alcuni minuti che sono sembrati un’eternità per tutti coloro che si trovavano lì in quel momento e che rimarranno nella loro memoria per sempre. 84 sono le vittime del massacro tra cui dieci bambini, tre tedeschi, due statunitensi, una studentessa russa, un donna svizzera, un ucraino e un tunisino. E altrettanto numerose sono le famiglie che piangeranno la morte di queste persone insieme a tutte le nazioni coinvolte. Nella giornata di ieri il Monument Du Centenaire ha visto raccogliersi centinaia di persone per un minuto di silenzio durante il quale i cuori di tutti i presenti si sono uniti sotto un’unica parola: Speranza. Speranza di un mondo migliore, speranza di cambiamento e di pace.
"IO C'ERO": UNA TESTIMONIANZA DOPO L'ATTENTATO
Trascorrere in Francia due settimane della mia vita era nei miei progetti già da tempo così come la volontà di apprendere la lingua francese al meglio. E dunque sono partita, vacanza-studio di due settimane a Nizza. Una città così ricca di storia e monumenti da essere considerata una delle mete più ambite grazie anche ai paesaggi marini mozzafiato che offre ai suoi visitatori. Libera da ogni pensiero, sono partita con altri 28 ragazzi italiani il 4 Luglio 2016. Il tempo è volato: la mattina seguivamo lezioni di francese mentre il pomeriggio e la sera erano dedicati a uscite e divertimento.