Al Liceo d'Arconate e d'Europa la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti che hanno appena concluso la maturità. Un pomeriggio di festa insieme tra le emozioni.
“Andate e prendetevi la vita, siate come dei piccoli “Ulisse” con il coraggio di osare oltre le colonne d’Ercole”. È questo l’augurio del preside, Ermanno Puricelli, all’ottantina di studenti che salutano con un po’ di malinconia e tristezza quella che è stata la loro casa per cinque anni: il Liceo d’Europa. Un discorso, seguito a ruota dalle parole del vicepreside Gianluca Ronzio, e ricamato attorno al canto XXVI dell’inferno dantesco, che ha voluto spronare i ragazzi, ritrovatisi presso Palazzo Taverna, elegantemente abbellito per l’occasione, ad affrontare la vita senza timori, perché “Ognuno di noi ha delle ali, con le quali volare e seguire il percorso, che il destino ci ha preparato”. Parole che sanno di addio, ma che proprio di addio forse, in fondo, non vogliono sapere. Il professor Ronzio ci confida, infatti, che “Veder andare via dei ragazzi così lascia un vuoto nel cuore”, ma d’altronde la speranza che un po’ di azzurro del liceo rimanga per sempre in ognuno è l’ultima a morire. La cerimonia, che si è tenuta ieri, ha visto, dopo i discorsi e le foto di rito, la consegna ai ragazzi di un diploma simbolico. Dunque maturità conclusa anche per quest’anno e con risultati che, per quanto riguarda il Liceo, paiono molto soddisfacenti. Non sono mancati, infatti, i complimenti delle commissioni d’esame alla scuola che, per l’ennesima volta nella sua breve, ma proficua vita, ha preparato dei ragazzi alla vita vera.