Robecchetto e Malvaglio e l'intera Comunità Pastorale di Santa Maria in Binda piangono don Pietro Guzzi, lo storico sacerdote scomparso nelle scorse ore. Martedì i funerali.
La vita intera spesa per Dio e per gli altri, per il prossimo, per i più piccoli, i giovani, gli adulti e gli anziani. Era molto di più di un sacerdote; era una guida, un punto di riferimento, la storia del paese. Era il don di tutti. Perché se parlavi di Robecchetto con Induno e Malvaglio, subito una delle prime persone che ti veniva in mente era proprio lui: don Pietro Guzzi. Era, sì perché purtroppo don Pietro oggi non c’è più, volato via per sempre, lassù in cielo, accanto proprio al Signore che con tanto amore e devozione aveva servito per anni e anni. Ma anche dove è adesso, siamo sicuri che continuerà a svolgere la sua missione, guardando i suoi fedeli e guidandoli e consigliandoli ogni giorno, ogni minuto, ogni istante. Nato nel gennaio 1917 a Pessano con Bornago, don Pietro è stato ordinato sacerdote a 27 anni. Il 4 giugno 1944, poi, ecco la celebrazione della sua prima Messa, quindi per tre anni è stato coadiutore a Pregnana Milanese e per altri 9 ad Arluno. Ma la data che ha segnato la sua vita è stata certamente il mese di dicembre del 1955 quando gli è stato affidato l’incarico di parroco appunto a Robecchetto, ruolo che ha gestito fino al settembre del 1995 (in questo lungo periodo sono stati oltre mille e cento i battesimi e quasi cinquecento i matrimoni celebrati, senza dimenticare le tantisisme Messe da lui presiedute; sempre presente, sempre attento agli ammalati ed ai giovani), per poi ritirarsi, rimanendo però sempre un punto di riferimento spirituale per la comunità come parroco emerito, non smettendo mai di partecipare attivamente alla celebrazione delle funzioni religiose. Certo, il suo contatto con i parrocchiani non è stato più costante, ma come lui stesso aveva confidato proprio alle colonne del nostro giornale due anni fa (in occasione del traguardo dei 97 anni e dei 70 di ordinazione sacerdotale, ha cercato di fare qualcosa di buono per la gente attraverso la preghiera. “Non ho mai pensato alla mia missione religiosa in termini di anni di sacerdozio, semplicemente ho cercato di non fermarmi e di andare avanti con il Signore. Pregando provo a fare qualcosa di buono per i fedeli; dico quattro rosari al giorno, prego per tutti, ma soprattutto per i ragazzi perché si formino al Cristianesimo e per coloro che si sono allontanati dalla via della fede affinché vi facciano ritorno”. Intanto (come riportato anche sulla pagina facebook della Comunità Pastorale di Santa Maria in Binda, che comprende Robecchetto, Malvaglio, Nosate e Turbigo) la veglia di preghiera avrà luogo lunedì 11 luglio alle 20 presso la chiesa parrocchiale di Robecchetto, mentre i funerali sono in programma martedì 12 alle 10 sempre a Robecchetto (la salma di don Pietro riposa nel saloncino parrocchiale robecchettese).