L'accoglienza diffusa della Caritas diocesana e decanale. E' intenzione della Parrocchia castanese mettere a disposizione un piano di una villetta della Madonna dei Poveri.
Se e quando arriveranno, oggi resta ancora un punto interrogativo. Perché, in questo momento, le uniche certezze sono, da una parte quel comunicato della Caritas diocesana e decanale letto in chiesa e pubblicato anche sull’informatore settimanale con le attività parrocchiali, dall’altra l’intenzione della stessa Parrocchia di mettere a disposizione proprio della Caritas un piano di una villetta della Madonna dei Poveri (per intenderci la zona nord della città). Ma alla fine, allora, c’è anche Castano tra i Comuni del territorio pronti ad ospitare i profughi? “Ciò che per ora possiamo dire è tutto scritto sul nostro foglio informativo – ha ribadito il parroco don Piero”. Ossia, appunto il comunicato della Caritas sull’accoglienza diffusa (“Accoglienza diffusa vuol dire anziché ammassare queste persone in centri sovraffollati, dividerli in piccoli gruppi in diversi paesi e città, il che permetterebbe un più facile accompagnamento e forse anche renderebbe possibile l’integrazione – si legge – La Caritas invita coloro che hanno un appartamento libero e volessero metterlo a disposizione di questa forma di accoglienza di segnalarlo al proprio parroco. Inoltre, invita ogni parrocchia a farsi carico, per 24 mesi, dell’affitto e delle spese per un appartamento da impegnare per tale scopo oppure di segnalare alla Caritas stessa eventuali spazi disponibili negli stabili parrocchiali […]. Anche un piccolo gesto può aiutarci a maturare un pensiero più libero dalle paure e dai luoghi comuni e un giudizio più maturo della situazione. E’ importante affermare che il cristiano di fronte alle sfide e alle difficoltà della storia non deve fuggire o rinchiudersi, bensì è chiamato a conoscere e a porre dei piccoli segni […]. Ripetiamo pertanto l’invito a chi avesse locali da utilizzare per la causa, assicurando la disponibilità della Parrocchia ad intervenire per il costo dell’affitto e le differenti spese”); quindi, in parallelo e come detto, l’intenzione della stessa chiesa castanese (in mancanza di segnalazioni di altri spazi) a riservare alla Caritas un piano della villetta della parrocchia Madonna dei Poveri per ospitare 4 o 5 profughi. “Tale luogo, però – prosegue ancora il foglio informativo – comporta dei lavori (riallacciamento degli impianti, riadattamento del bagno, ecc…) che non hanno certo un costo indifferente. Ci sembra, comunque, che non si può rimanere fermi e che la proposta di Caritas sia sensata. Quattro o cinque di queste persone non creano, infatti, disordine e non mettono a repentaglio la vita di una città come Castano, ma diventano immediatamente dei fratelli, gente incontrabile e integrabile nella nostra comunità. Inoltre, la cooperativa della Caritas si accollerebbe l’impegno dell’iter burocratico, la garanzia della copertura sanitaria, la fornitura del vitto, del vestiario, dei prodotti per l’igiene e di tutto ciò che è necessario per vivere, curando anche l’accompagnamento personale e l’insegnamento della lingua… Chissà che davvero possa essere l’occasione di una nuova collaborazione tra le forze positive che sono nella nostra città”.
INTANTO… Ecco che proprio nella zona nord l’altra notte è comparso uno striscione. Poche e semplici parole, ma un messaggio chiaro e preciso per le istituzioni e per il territorio intero. “Clandestini No. Aiutare si”, concludendo il tutto con l’hashtag 'PrimaiCastanesi'.