'Cittaslow Best Practices Contest': il premio quest'anno è andato a Turbigo, per la sezione politiche energetiche e ambientali. Primo il progetto delle scuole Medie.
Le chiamano buone pratiche, ma che cosa sono? Beh… chiedetelo a Turbigo. Eh sì, perché proprio la cittadina del Castanese, dopo che nel 2015 era stata certificata quale Cittaslow, oggi più che mai è anche un esempio virtuoso di come si può concretizzare quello che siamo abituati a citare come slogan: stare locale, pensare globale. Primi alla terza edizione del Cittaslow Best Practices Contest e… le politiche energetiche e ambientali non hanno più segreti per il paese e soprattutto per i ragazzi delle scuole medie. “Un premio che ci riempie di orgoglio e di soddisfazione – commenta il consigliere delegato all’ecosostenibilità ed ai rapporti con gli istituti scolastici cittadini, Gianni Roveda, che l’altro giorno era Vizela (in Portogallo), dove è stato assegnato appunto il prestigioso riconoscimento – Il risultato di un percorso che ha visto lavorare in sinergia diversi attori, ognuno con le sue specificità e caratteristiche”. Nello specifico, infatti, il progetto vincente (scelto tra 35 altre proposte presentate da città provenienti da ben 16 nazioni) è stato quello dal titolo “Sostenibilità per il futuro, la scuola va dai cittadini” che l’Amministrazione comunale ha condotto alle medie con la collaborazione di Arpa Lombardia. “Un’iniziativa che ha avuto durata triennale (2013 – 2016) e che ha permesso di rendere pratica, visibile e dimostrabile la missione stessa di Cittaslow e l’attenzione ad uno stile di vita sostenibile, attento all’ambiente ed alla salute e concentrato sull’educazione dei cittadini di domani – continua Roveda – Tutte le classi nei tre ordini di studio, dunque, hanno partecipato (circa 350 alunni), suddividendo le tematiche in quattro ambiti: qualità dell’aria per le prime, l’acqua alle seconde e, infine, l’inquinamento da fonti elettromagnetiche e l’energia, le tecnologie di illuminazione e il risparmio energetico con le terze”. Si è partiti, allora, con un questionario, poi ecco la parte teorica, accompagnata dai laboratori pratici (installazione di una centralina di rilevamento della qualità dell’aria, analisi delle polveri sottili e confronto con i dati ufficiali; ancora verifica e prelievi per ciò che concerne le acque del Naviglio, misure delle correnti, calcolo di potenza ed energia e risparmio su un modello di abitazione con fonti illuminanti e diversa tecnologia), fino alla presentazione ai genitori ed alla popolazione dei risultati di laboratorio in un’apposita serata. “Da sottolineare, inoltre, che il progetto è stato realizzato completamente a costo nullo, allo stesso modo del supporto tecnico e dei laboratori (svolti dai tecnici di Arpa) – ribadisce il consigliere – Grazie a chi ha collaborato e grazie al dirigente scolastico ed agli insegnanti per il supporto e il grande lavoro messo in campo”. “Credo che Turbigo stia dimostrando di essere all’altezza delle migliori città slow, presentando proposte e programmi di alta qualità – conclude il sindaco Christian Garavaglia – Un luogo del buon vivere e continueremo allora ad impegnarci su questa strada per migliorare sempre più la nostra realtà”.