Buscate, Castano Primo, Magnago, Turbigo
Diversi gruppi e mezzi della Protezione Civile e del soccorso in campo sabato scorso per una maxi esercitazione a Castano. Ricerca di dispersi e allagemento al sottopassaggio.
L’allarme è scattato in due momenti. Prima là, nel centro storico (in corso San Rocco); poi in via Oleggio. “Forza, facciamo in fretta! Bisogna intervenire, non c’è tempo da perdere”. E in men che non si dica, allora, sul posto ecco un ingente dispiegamento di uomini e mezzi. Tutti assieme, la Protezione civile da una parte, i soccorritori del 118 e anche i Vigili del fuoco, dall’altra: pochi minuti, il tempo di organizzarsi, di ricevere le necessarie e specifiche istruzioni e via le operazioni sono potute partire e sono andate avanti per l’intera giornata. Dalle prime ore della mattinata e fino al tardo pomeriggio, insomma, non c’è stato praticamente (o quasi) un attimo di pausa. No! Non si poteva, perché quella maxi esercitazione (andata in scena a Castano Primo e che ha visto protagonisti vari gruppi provenienti da più punti del territorio e della provincia) era stata pensata e strutturata affinché l’attenzione rimanesse alta per tutta la durata delle attività. “E’ stato per noi un onore aver potuto ospitare un’iniziativa di tale importanza e significato e siamo stati altamente responsabilizzati di questo incarico che si è potuto realizzare grazie alla collaborazione con le Prociv di Castano, Turbigo, Buscate e Magnago, i pompieri di Inveruno e l’Azzurra Soccorso di Cuggiono – ha spiegato l’assessore Luca Fusetti – Per la prima volta, infatti, il comitato di coordinamento provinciale ha incaricato il centro operativo misto (COM6), di cui la nostra città è titolare, di dare vita ad un simile appuntamento”. Allora, si è cominciato con la ricerca di persone disperse (teatro dell’attività è stata l’ex caserma dei Carabinieri in corso San Rocco); mentre, dopo pranzo, ci si è trasferiti nel sottopasso di via Oleggio, dove si era verificato un allagamento e c’era un automobilista rimasta bloccata all’interno con la sua vettura. “Fondamentale è stata la condivisione delle informazioni e degli spostamenti tra le differenti realtà presenti direttamente sul campo e con la sala operativa (dislocata in piazza Mazzini nell’ex palazzo Municipale, al comando della Polizia locale) – conclude”. (FOTO ELIUZ PHOTOGRAPHY)