Turbigo
Analisi e domande: le tre liste uscite sconfitte da questa tornata elettorale riflettono sui risultati delle urne. Antonella Bonetti, Roberto Malagnino e Simone Meazza.
I giorni delle riflessioni, delle analisi e delle domande. Tra vincitori e… vinti: le si potrebbero riassumere così le ore post risultato elettorale per le liste che sono uscite sconfitte da quest’ultima tornata. “Prendiamo atto dei risultati – commenta Antonella Bonetti (di Turbigo da Vivere) – Certo la delusione c’è, ma siamo comunque tranquilli per avere portato avanti la campagna elettorale che avremmo voluto fare: corretta, senza raccogliere le provocazioni e soprattutto concentrata a parlare e a confrontarci con la gente. L’unico rammarico è non essere riusciti, per colpe altrui, a mettere in campo quel confronto pubblico tra candidati che sarebbe stato importante per i turbighesi. Adesso analizzeremo il voto e faremo le necessarie valutazioni”. “Non neghiamo che ci aspettavamo di più – ribadisce Roberto Malagnino (del Movimento 5 Stelle) – Sapevamo che non avremmo potuto puntare a vincere, però l’obiettivo era riuscire ad ottenere almeno un consigliere. Così non è stato, purtroppo, noi, vogliamo che si chiaro, nonostante ciò non ci fermeremo. Andremo avanti a lavorare con lo stesso impegno, migliorandoci e mettendo ancor più attenzione nel controllo a chi governerà il paese nei prossimi cinque anni. Se le opposizioni vorranno collaborare con noi, ci siamo”. “La delusione ovvio c’è, ma come ho sempre detto si può fare buona politica anche non essendo seduti sui banchi della massima assise cittadina – conclude Simone Meazza (di Un’Altra Turbigo) – Abbiamo davanti allora cinque anni per costruire un gruppo di Centrosinistra importante e competitivo. I risultati mostrano forse come l’elettorato di Centrosinistra ha avuto paura di dare (e sprecare) il voto per una lista giovane come la nostra”. (FOTO ELIUZ PHOTOGRAPHY)