Dieci anni di successi ‘tra palco e realtà’ per la Compagnia teatrale ‘Lo Scalino’ di Casate. Dieci anni di risate per divertirsi insieme e divertire mantenendo la tradizione del dialetto. Una carriera culminata con la decima fatica sul palco, sabato 7 maggio in oratorio a Casate; è andata in scena infatti la commedia brillante ‘A l’ospizzi di vegett s’è liberà un lett’ (di Santalucia e Vitali nella versione di Calenzani). Tra equivoci e travestimenti, due amici si sono finti una suora e un monsignore argentini per affrontare la paura di entrare nella casa di riposo; ma tra amori e verità…il lieto fine è sempre in agguato. Lo spettacolo ha riscosso come sempre un grande successo; durante la serata è stata anche allestita una piccola mostra fotografica che ha ripercorso l’avventura della Compagnia Teatrale. L’idea di ‘fare teatro’ in dialetto nacque nell’ottobre 2006 da dei ragazzi nell’ambito dell’ambiente oratoriano; la regia venne affidata a Marilena Garavaglia, che con grande e costante entusiasmo, segue tuttora il gruppo. Serviva ovviamente un nome: venne scelto ‘Lo Scalino’ dato che tutti i protagonisti avevano (o hanno) come punto di ritrovo gli scalini del sagrato della chiesa, di fronte all’oratorio. Il primo spettacolo (nel febbraio 2007 ‘Domila ann da Purgatori’) fu un successo; con la benedizione del parroco di allora, don Giorgio, il gruppo potè acquistare anche microfoni e mixer . Nel corso degli anni si sono avvicendati tanti attori e tecnici suono-luci, alcuni dei quali sempre presenti, altri hanno lasciato il passo alle nuove generazioni. Il ricavato di ogni spettacolo (sempre a offerta libera) è destinato interamente alle esigenze dell’oratorio e della parrocchia di Casate. L’avventura continuerà? Tutti se lo augurano con repliche e nuovi spettacoli per ridere insieme dato che ridere…fa bene anche all’anima.