A Nosate ci si chiede come potrebbe cambiare la vita del paese
L’aeroporto di Malpensa continua ad essere al centro di aspre discussioni: SEA promette investimenti su questo polo del traffico aereo per 19 milioni di euro, per rilanciarlo e renderlo in grado di gestire ben 30 milioni di passeggeri all’anno, e conferma la prossima realizzazione di una terza pista entro il 2014, in tempo per l’Expo che si terrà, l’anno successivo, a Milano. Una terza pista che non cessa di preoccupare i Comuni che saranno toccati dalle nuove rotte aeree, non ultimo Nosate. Recentemente, il paese ha accolto molte persone impiegate all’interno dell’aeroporto, che si sono trasferiti qui per raggiungere più comodamente il posto di lavoro. Tuttavia, a Nosate molti si chiedono come la prossima realizzazione della pista potrà affettare la vita del paese, anche se di risposte univoche, al momento, non ce ne sono. “Per quanto ci riguarda non ci sono novità ufficiali, non siamo stati convocati da nessuno e non abbiamo ricevuto nessun progetto o comunicazione sulla terza pista –spiega Maurizio Casati, Assessore che si occupa di ecologia e territorio, e quindi anche di questa delicata problematica -Le uniche cose che al momento abbiamo sulle quali ragionare sono le nostre deduzioni sullo studio di fattibilità del Mitre, che assegna un’ipotesi di posizionamento della terza pista, e le recenti affermazioni contenute nel piano industriale 2009-2016 di SEA che fissano dei tempi per la costruzione della terza pista nel 2014, appunto”. In questo clima di grande incertezza, comunque, si susseguono gli incontri sul tema: “Sabato 28 parteciperò al convegno al castello Visconteo di Somma Lombardo ‘Strumenti per valutare Malpensa. L’ambiente, la qualità della vita e dei servizi, la terza pista’- conclude Casati- Speriamo, così, di sapere qualcosa in più sulla questione”.