Turbigo
Un progetto di doposcuola rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado
È partito ormai da due settimane un progetto tanto ambizioso quanto interessante presso l’oratorio di Turbigo: si tratta di ‘Insieme verso la meta’, il doposcuola rivolto agli studenti della locale scuola secondaria di 1° grado, promosso dall’iniziativa del coadiutore Don Giovanni Patella.
“Dopo anni di esperienza nelle scuole come insegnante di religione, ho notato come ai consigli di classe i problemi che emergono sono sempre gli stessi: ragazzi con problemi di apprendimento o fragilità sociali e di integrazione, che ne inficiano l’attività in classe – spiega Don Giovanni – È nata così l’idea di contattare questi ex docenti proprio per creare un ambiente dove i ragazzi possano essere aiutati da personale qualificato nei compiti a casa o ad approfondire tematiche non comprese del tutto”.
Nei pomeriggi del martedì e del giovedì, dalle 15 alle 16.30 presso i locali messi a diposizione dall’oratorio, questo gruppo di ex docenti, tutti volontari, formato da Giuliano Cipelletti, coordinatore del progetto, Aurelia Bottiani, Vittoria Caccia, Anna Caletti, Mariella Crippa, Anna Leoni, Adriano Mazzon e Fabrizia Robustelli svolgono attività di recupero in italiano, matematica e lingue straniere, con l’intento di accrescere l’autostima dei circa 35 ragazzi iscritti, che sono suddivisi per piccoli gruppi, omogenei per età e per livello, per consentire loro di raggiungere risultati scolastici più soddisfacenti.
“Dopo aver ricevuto segnalazione dai Consigli di classe dei ragazzi con maggiori difficoltà e aver ottenuto l’approvazione del Collegio Docenti, è partito questo progetto, che ha l’obiettivo specifico di creare una ‘rete’ territoriale con istituzioni e associazioni del terzo settore – commenta Don Giovanni - Sul tema del disagio, la disponibilità di sussidi efficaci, l’incentivazione del dialogo interculturale con le famiglie e gli allievi extracomunitari”.
Non ci resta altro, quindi, che augurare a docenti e allievi un lavoro proficuo, sperando che questo progetto aiuti questi ragazzi a vivere meglio l’esperienza scolastica, sia dal punto di vista dell’apprendimento che da quello umano.