Il 12 maggio la Basilica di San Giorgio ospita la Vergine di Guadalupe.
Una giornata dedicata a Maria, Madre della Chiesa. In particolare alla sacra rappresentazione della Vergine di Guadalupe, immagine che nel 2000 girò per il Messico. La comunità parrocchia di Cuggiono, oggi, 12 maggio, le ha dedicato una giornata di celebrazioni in questo anno di grazia del 'Giubileo della Misericordia'. La storia di questo dipinto, uguale al Santissimo esposto presso il Santuario Mariano più visitato al mondo, con oltre 20 milioni di pellegrini ogni anno.
Con grandissima partecipazione di fedeli, già da questa mattina presto, tantissime persone hanno preso parte alle celebrazioni, iniziate alle 7 con le lodi ed il rosario e proseguite con la S.Messa delle 9.
Le iniziative, però, proseguono con la benedizione dei bambini e delle mamme in attesa alle ore 11. Nel pomeriggio un programma dettagliato e dedicato offrirà a tutti la possibilità di avvicinarsi alle funzioni: alle 15.30 il rosario, alle 16 la S.Messa per gli ammalati, alle 17 il rosario, alle 17.30 la S.Messa per ragazzi ed adolescenti, alle 18.30 i vespri, alle 20.15 il rosario dedicato, alle 21 la S.Messa per adulti e giovani. Durante tutta la giornata ci sarà la possibilità di confessarsi.
La storia
Secondo il racconto tradizionale, tra il 9 e il 12 dicembre 1531, sulla collina del Tepeyac a nord di Città del Messico, Maria sarebbe apparsa più volte a Juan Diego Cuauhtlatoatzin, un azteco convertito al cristianesimo. Il nome Guadalupe sarebbe stato dettato da Maria stessa a Juan Diego: alcuni hanno ipotizzato che sia la trascrizione in spagnolo dell'espressione azteca Coatlaxopeuh, "colei che schiaccia il serpente" (cfr. Genesi 3,14-15), oltre che il riferimento al Real Monasterio de Nuestra Señora de Guadalupe fondato da re Alfonso XI di Castiglia nel comune spagnolo di Guadalupe nel 1340.
A memoria dell'apparizione, sul luogo fu subito eretta una cappella, sostituita dapprima nel 1557 da un'altra cappella più grande, e poi da un vero e proprio santuario consacrato nel 1622. Infine nel 1976 è stata inaugurata l'attuale Basilica di Nostra Signora di Guadalupe.
Nel santuario è conservato il mantello (tilmàtli) di Juan Diego, sul quale è raffigurata l'immagine di Maria, ritratta come una giovane indiana: per la sua pelle scura ella è chiamata dai fedeli Virgen morenita ("Vergine meticcia"). Nel 1921 Luciano Pèrez, un attentatore inviato dal governo, nascose una bomba in un mazzo di fiori posti ai piedi dell'altare; l'esplosione danneggiò la basilica, ma il mantello e il vetro che lo proteggeva rimasero intatti.
Le moderne analisi scientifiche non riescono a spiegare la resistenza del Sacro Mantello: un tessuto grezzo che normalmente dura 25 anni e invece resiste intatto da quasi 500 anni. L'immagine, inoltre, ha innumerevoli risvolti simbolici forti: le stelle rappresentate sul mantello riproducono la costellazione della notte dell'apparizione e nell'iride della Vergine, ingrandito a microscopio, è riflesso la scena dell'incontro tra il veggente e il Vescovo.