L’usanza di compiere il viaggio di nozze subito dopo il ricevimento di matrimonio, allontanandosi dall’ambiente familiare, ha radici lontanissime e nasce dalla tradizione del “rapimento”: il rapitore era tanto cauto e furbo da nascondersi con la propria preda per un certo periodo da qualche parte, per evitare l’ira e la vendetta dei parenti. Quando il matrimonio divenne un accordo prestabilito tra le famiglie, la fuga venne mantenuta come usanza simbolica per soddisfare la necessità da parte della coppia di godersi la nuova intimità. Pian piano si arrivò ad un viaggio di nozze lontano dalle famiglie che durava l’intero ciclo di una luna: ciò spiega il termine “luna” nel modo di dire “Luna di Miele”, dove il miele non fa solo riferimento alle dolci effusioni d’amore dei novelli sposi, ma al fatto che la bevanda usata tipicamente per festeggiare il matrimonio era un vino addolcito con il miele, che era l’unica cosa dolce nel mondo occidentale prima dell’arrivo della canna da zucchero. Oggi il viaggio di nozze è un momento di vacanza, di intimità per la coppia, che deve essere unico, indimenticabile, da sogno, e rappresenta anche il meritato riposo dopo la faticosa organizzazione dell’evento del matrimonio.