Appena risistemata (anzi, ancora da ultimare), ma già purtroppo presa di mira. Danni e vandalismi all'antica ghiacciaia. "Non ci fermiamo. L'opera sarà presto conclusa".
Appena risistemata (anzi, per essere precisi, ancora da ultimare), ma già purtroppo presa di mira. Quando si dice che non c’è limite al peggio; già, perché giusto il tempo di far tornare piano a piano a rivivere davvero quel luogo (all’angolo tra le vie Tobagi e Acerbi; un insieme di storia, tradizioni e ricordi) che qualcuno l’ha subito colpito. I vandali in azione all’antica ghiacciaia della città, là dove da alcuni mesi con tanta cura e passione un gruppo di solerti ebanisti e falegnami sono impegnati nella realizzazione di figure grottesche e fantastiche su alcuni ceppi delle piante abbattute, come in una vera e propria favola (un’iniziativa unica e particolare, con l’importante obiettivo appunto di rendere il manufatto e l’area attorno una zona bella da vedere e soprattutto da vivere gli uni affianco agli altri, dai più piccoli ai grandi). “C’è amarezza, rammarico e rabbia per quanto accaduto – spiega Gianni Gambalonga, colui che si sta occupando direttamente dei lavori – Comunque si va avanti; non voglio darla vinta a chi ha compiuto simili gesti, entro metà mese circa molto probabilmente concluderemo il tutto e inaugureremo questo bellissimo spazio”. Il primo episodio, qualche tempo fa, quando un funghetto che componeva l’opera era stato letteralmente strappato dalla sua postazione e portato via. Poi, eccoli di nuovo in azione nei giorni scorsi. “Mi sono accorto l’altra sera – continua Gambalonga – E stavolta hanno preso di mira il bruco (che mi avevano chiesto di creare i bimbi della scuola Materna; danneggiato a colpi di sassi e mattoncini), prendendo contemporaneamente pure un uccellino che hanno sradicato dal ramo sul quale era stato realizzato e l’hanno fatto sparire. Siamo senza parole. Come si può compiere tali azioni? Non c’è rispetto per coloro (privati cittadini e aziende, che si sono uniti collaborando assieme) che con tanta cura si stanno impegnando per far tornare quel luogo a misura dei singoli e della collettività. Ma lo ripeto, non ci fermiamo, anzi l’antica ghiacciaia, alla fine, rivivrà ugualmente. Siamo ormai a buon punto, le figure grottesche e fantastiche sono sempre più realtà, attorno una serie di altri elementi e particolarità per un’area che sta diventando, giorno dopo giorno, qualcosa di magico e speciale. Un punto della città per troppo tempo abbandonato e adesso pronto ad essere un riferimento di storia, tradizioni e natura”.