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Cultura, Busto Garolfo, Inveruno

Un concerto per la Pace

Un concerto per la pace, nel giorno in cui ricorre il settantunesimo anno dalla Liberazione! Perché la pace, così faticosamente conquistata, è fragile e quotidianamente minacciata in ogni parte del mondo.
Siamo nel 1937 ed in Spagna la cittadina di Guernica è appena stata distrutta da bombardieri tedeschi, che hanno lanciato bombe sul mercato, sulla stazione, sul centro e sulle fattorie dei dintorni, causando la morte di gran parte della popolazione civile. Un orrore del quale uno dei più grandi artisti del Novecento, Picasso, ne ha fatto un capolavoro, divenuto il simbolo di tutte le guerre, per dichiarare al mondo il rifiuto ad ogni conflitto. E Guernica diviene così il filo conduttore di questo concerto dei Banda Larga, perché via via che le più celebri canzoni per la pace si susseguono una dietro l'altra, il dipinto, realizzato al momento da quattro pittrici che collaborano fra di loro, prende forma, nei non colori scelti dall'artista: bianco, nero e grigio.
Cambia l'anno ma la situazione è identica. Siamo nel 1944-45 ed anche Napoli, come numerose altre città, viene bombardata dai tedeschi. E questa volta le grida e il dolore si elevano dalle donne di Napoli, sole con i bambini, perché gli uomini sono stati mandati a combattere. Ed eccoci proiettati nel 1999, a Belgrado, dove la storia si ripete e, ancora una volta, vi è la dimostrazione che il passato non ha insegnato proprio niente. Un susseguirsi di canzoni alternato a brani che vengono letti, come quello tratto da 'Pappagalli verdi' di Gino Strada, con il triste racconto del bambino di Sarajevo, biondo ed indifeso, di soli sei anni, colpito con crudeltà e freddezza in piena fronte dalla pallottola di un cecchino. Oppure il testo riferito all'attuale realtà dei profughi, realizzato da Roberto Bianchi, basso e chitarrista del gruppo dei Banda Larga, che oltre a suonare compone i testi.
Con lui, Mario Domina, la potente voce del gruppo, Giovanni Arzuffi, fisarmonica e tastiera, Graziano Carlessi, chitarra, Alberto Domina, fratello di Mario e chitarra solista e Fabio Terragnoli, alla batteria, accompagnato dalla sua bimba, hanno riproposto le bellissime, note a tutti, canzoni d'autore ispirate alla pace, realizzate da De Andrè, Guccini, Nomadi, Bertoli, De Gregori, Gaber, Iannacci, oltre alla celebre 'Imagine', ad una interpretazione personalissima di 'C'era un ragazzo' di Morandi, per concludere con 'Bella Ciao'.
Un ricco ed emozionante repertorio presentato domenica pomeriggio ad Inveruno, presso il Circolo Italia, e poi riproposto a Busto Garolfo, in sala consiliare, nel pomeriggio del 25 aprile.

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