La Turbigo che Vogliamo e il Partito Democratico insieme alle elezioni. La lista si chiama 'Un'Altra Turbigo'. Meazza o Aggravi: uno dei due sarà alla fine il candidato sindaco.
Si chiama ‘Un’Altra Turbigo’, riprendendo quel gruppo nato qualche mese fa su facebook e con il quale hanno cominciato a muovere i primi passi. La Turbigo che Vogliamo e il Partito Democratico, insomma, hanno deciso di presentarsi appunto così alle prossime elezioni comunali in programma tra qualche settimana. Una lista civica (come più e più volte ribadito e specificato nel tempo), con l’appoggio dunque delle due realtà, che sarà un mix di esperienza, professionalità e volti nuovi che hanno a cuore il loro paese e hanno scelto di scendere in campo in prima persona per costruire un presente e un futuro diverso. “Il gruppo c’è – spiegano Vasco Aggravi e Simone Meazza (uno dei alla fine sarà il candidato sindaco) – Siamo una squadra di ottime qualità e capacità che si amalgamano bene gli uni con gli altri. Per noi, infatti, era importante creare una realtà che al primo posto mettesse davvero i bisogni reali e concreti dei turbighesi, dove la partecipazione fosse la priorità. Basta con le vecchie logiche della politica, quella che ci mette la faccia solamente quando è il momento di prendere voti, ma che poi si dimentica della cittadinanza. Il nostro programma è stato pensato e studiato, invece, all’esatto contrario: ossia nelle cinque macro aree e nei singoli punti passa chiaro e preciso il concetto che le decisioni e le scelte dovranno essere prese in sinergia con la popolazione. I cittadini dovranno essere chiamati in causa e sentirsi veramente parte attiva della vita della comunità”. Diverse come detto, allora, le tematiche al centro dell’attenzione e differenti le idee e le proposte messe nero su bianco. “Ogni persona, dai più piccoli ai giovani, dagli adulti agli anziani, dai singoli alla collettività, passando per le associazioni, per chi si trova a confrontarsi e vivere in situazioni di disagio e difficoltà, fino alle attività produttive saranno fondamentali – concludono”.