Da Castano alla guida dell'AICC

Ernesto Pisoni, responsabile tecnico della Conceria Stefania, eletto nuovo presidente dell'Associazione Italiana Chimici del Cuoio. "Un onore ricoprire questo ruolo".

Il lavoro protagonista e che fa la differenza. Da Castano Primo all’AICC (Chimici del Cuoio)... “Noi ci siamo”, eccome! Eh sì, perché proprio dalla cittadina del nostro territorio arriva il nuovo presidente. La neo guida, infatti, è Ernesto Pisoni, responsabile tecnico della Conceria Stefania SpA, nonché già membro attivo degli ultimi tre Consigli Direttivi della stessa associazione e rappresentante dell’area Piemonte - Lombardia. Dopo l’elezione per il triennio 2016 - 2018 appunto del nuovo CD (qualche settimana fa; al suo interno: Renato Bertoli, Gianluigi Calvanese, Domenico Castiello, Marco Frediani, Giancarlo Lovato, Roberto Lupi, Gaetano Maffei, Roberto Mecenero, Valerio Nori, Franca Nuti, Adriano Peruzzi, Ernesto Pisoni, Francesco Troisi, Claudio Toscano, Fabio Zampinetti e Paolo Testi), insomma, ecco che nei giorni scorsi c’è stata la scelta proprio del presidente, del suo vice (Claudio Toscano), del tesoriere (Roberto Lupi) e del segretario (Adriano Peruzzi). “L’impegno che metteremo in campo - ha commentano Pisoni - sarà incentrato ad una diffusione sempre maggiore della cultura conciaria, facendo crescere l’AICC attraverso la divulgazione tecnica e scientifica e stabilendo legami stretti tra la ricerca e l’industria conciaria. Solo con il confronto e l’apporto costruttivo di tutti e la relativa partecipazione si possono creare le naturali condizioni per costruire e realizzare”. L’attenzione, dunque, sarà massima, intensificando il dialogo e il coordinamento tra le singole organizzazioni e associazioni di filiera, per trovare assieme le soluzioni più adeguate ai problemi attuali e assicurare al meglio un futuro sostenibile all’industria conciaria italiana. “Grazie al Consiglio per la fiducia accordatami. Un segnale significativo dell’importanza che riveste tuttora l’area Lombardo - Piemontese in ambito appunto conciario, pur non essendo ormai da anni organizzata come un distretto”.