Gli studenti del liceo scientifico dell'istituto Torno hanno rifatto l'esperimento che Eratostene ha compiuto nel terzo secolo a.C. L'iniziativa rientra in un progetto Europeo.
"Sincronizzate gli orologi", e alle 11, 54 minuti e 31 secondi l’esperimento ha potuto cominciare. Chissà quante volte, seduti sul vostro banco durante l’ora di lezione e sfogliando un testo scolastico, vi sarete detti “Sì, ma un conto è leggerlo nel libro; un altro invece è poterlo provare direttamente sul campo”. Beh… niente di più semplice, perché quel desiderio l’altro giorno è diventato realtà per gli studenti delle classi prima, seconda e terza A e seconda C del liceo scientifico del Torno. Eh già, avete capito bene: l’Istituto superiore di Castano Primo ha, infatti, partecipato ad un progetto europeo che si propone appunto (tra i suoi obiettivi principali) di far ripetere agli alunni esperimenti fondamentali nella storia della fisica. E, allora, ecco che il 21 marzo scorso i nostri ragazzi hanno lasciato per qualche istante le aule e si sono trasferiti in cortile dove si sono cimentati nell’esperienza che rese famoso Eratostene sulla misura della circonferenza terrestre. “Una bellissima esperienza – spiega la professoressa Piera Colombo – Da una parte perché i ragazzi hanno potuto vedere e provare con mano quanto stanno studiando sui libri e quindi capire ancora meglio le singole particolarità e caratteristiche di questo esperimento, dall’altra in quanto l’iniziativa è stata fatta in contemporanea con diverse realtà scolastiche di tutta Europa. Abbiamo, così, sincronizzato gli orologi e alle 11.54 e 31 secondi (il mezzogiorno locale in cui il sole è al suo apice sopra il nostro istituto) l’attività ha preso il via. Adesso, inoltre, i dati raccolti verranno inseriti in un database comune ad ogni scuola che ha aderito al progetto e le foto che documentano l’esperienza parteciperanno ad un concorso a livello europeo. Tutto ciò darà la possibilità agli studenti di entrare in contatto con i loro coetanei di varie parti del mondo e confrontarsi”.