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Storie, Nosate

La solidarietà sui pedali

Enzo Bernasconi si prepara a percorrere 3 mila chilometri in bicicletta fino a Essaouira. L'obiettivo è sostenere il progetto 'Kalika Comunity Hospital' nel nordovest del Nepal.

La passione per la bici, le randonnée, i viaggi, la fotografia e la musica che diventano un’occasione e un’opportunità. Se poi riesci a metterle assieme (le une affianco alle altre), e per di più per solidarietà, allora quell’esperienza sarà qualcosa che dire unica, magica e speciale è poco. Madre Teresa di Calcutta ripeteva sempre che «Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno»: in fondo, quel messaggio riportato sul volantino di presentazione dell’iniziativa sarà lo stesso che, molto probabilmente, lo accompagnerà lungo tutto il suo percorso. Perché Enzo Bernasconi quelle gocce nell’oceano vuole provare a farle diventare tante, tantissime. Da Cesate a Essaouira, 3 mila chilometri sempre in sella, sempre sui pedali… un’impresa, un’avventura o come lui ama definirlo un sogno che diventa realtà. Ma serve l’aiuto di tutti; c’è bisogno, mai come stavolta, che la macchina della solidarietà si accenda forte. “E’ da un po’ che pensavo ad Essaouira ed al suo Gnaoua Festival (in questi anni ho pedalato in varie occasioni, con amici e con la famiglia, in Nordeuropa, Nordafrica, Giordania e Nuova Zelanda; da 10 anni, poi, percorro lunghe distanze partecipando alle randonnée e in due occasioni sono stato già in Marocco, la prima per un tour in mountain bike nell’alto Atlante, la seconda a Marrakech per una mezza maratona) – racconta Bernasconi – E adesso, allora, mi sono detto: perché non unire l’amore per le bici, i viaggi, la fotografia e la musica, dando vita a qualcosa di particolare e diverso? Beh… trasformare le parole in un progetto concreto ha richiesto un po’ di tempo, però ce l’ho fatta”. Ci siamo, ormai. La partenza, infatti, è fissata per il 27/28 aprile prossimo con l’arrivo il 13/14 maggio. “Sarà un viaggio unicamente in bicicletta, in sella ad una Cinelli Hobo – continua – e avrò con me un localizzatore gps che permetterà a chiunque di seguirmi. Per riposare, inoltre, contatterò gli amici di Warmshowers.org, la comunità mondiale di scambio ospitalità per turisti in bici. Ma la cosa che più conta di questa esperienza è la finalità per cui ho deciso di organizzarla. Voglio sostenere, infatti, il progetto ‘Kalika Community Hospital’, il centro medico costruito tra le montagne nel Dolpo (a 2 giorni di cammino da Juphal, nel nordovest del Nepal). Chiederò, pertanto, aiuto agli sponsor, stavolta però saranno solo sponsor solidali. Il mio obiettivo sarà quello di raccogliere da aziende, amici e dai nuovi incontri on the road 1 euro per ogni chilometro percorso. E ad accompagnarmi ci sarà l’amico Diego Gallo. Abbiamo calcolato più o meno di spostarci di 180 chilometri a tappa e una volta giunti a destinazione ci fermeremo qualche momento per stare con gli abitanti del posto e vivere da vicino le atmosfere appunto del Gnaoua Festival”. Se anche voi volete dare il vostro contributo e sostegno oppure conoscere meglio l’iniziativa ecco la pagina facebook ‘Pedalando per Kalika’, oltre al video su Youtube ‘Kalika rap’. (le donazioni a ‘Bistari - Bistari onlus’ Iban: IT 13 J 05428 50090 0000 0000 4331; Banca Popolare Credito di Bergamo Agenzia Caronno Pertusella; causale: Pedalando per Kalika).

PIU' SIAMO, PIU' GRANDE SARA' IL RISULTATO

Anche tu puoi dare il tuo sostegno e contributo. Quando l’unione fa la forza... E allora l’appuntamento nel nostro territorio sarà il prossimo venerdì 1 aprile quando al ‘BindaBiciBar’ di Nosate (zona chiesetta di Santa Maria in Binda) è stato organizzato un ‘Biciapericena solidale’ proprio per il progetto ‘Pedalando per Kalika’. Con 10 euro potrai, dunque, dare un’importante mano. Sarà, inoltre, quella l’occasione per conoscere da vicino l’iniziativa e scambiare quattro chiacchiere direttamente con il protagonista di questa particolare impresa, Enzo Bernasconi. Non resta, pertanto, che segnarvi sul calendario (lo ripetiamo) la data dell’1 aprile (e come recita il volantino: “Non è uno scherzo”) alle 19. Perché più siamo, più il risultato sarà grande!

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