Fulvio Pastorino, segretario comunale di Turbigo, ha partecipato alle selezioni della trasimissione 'Quasi quasi... Rischiatutto' in onda su Rai 3 con Fabio Fazio.
Quasi quasi… ci vado, eccome! Ma, in fondo, per uno come lui abituato a rapportarsi quotidianamente con amministratori, enti, istituzioni e più in generale con l’intera macchina comunale, non è stato per nulla o quasi un problema. Certo l’emozione c’era e dopotutto diversamente non avrebbe potuto essere perché non capita ogni giorno di stare dietro alle telecamere, comunque alla fine è andata. “Peccato che non sono riuscito a passare alle selezioni successive. Però nessun rammarico, va bene così: è stata un’esperienza unica”. Altroché se lo è stata (aggiungiamo noi!). Dagli uffici del Municipio e dalla massima assise cittadina alla trasmissione di Rai 3 con Fabio Fazio (Quasi quasi… Rischiatutto, appunto), un sogno che è diventato realtà per il segretario comunale di Turbigo Fulvio Pastorino. Già, avete capito bene e allora, la scorsa settimana, eccolo proprio davanti alla commissione giudicatrice che sceglie gli eventuali futuri concorrenti dello storico e notissimo programma, diventato un riferimento grazie al grande Mike Bongiorno a partire dagli anni ‘70 e pronto oggi a tornare sugli schermi. “E’ nato tutto per caso – spiega lo stesso Pastorino – Ho saputo di questa possibilità e mi sono detto “Ma sì, perché non provarci”. Non mi ero fatto grosse aspettative, ma ho cercato di viverla come una semplice opportunità e un’occasione”. Allora, giusto un po’ di attesa e poi il grande giorno è arrivato. “Ho portato come argomento la Seconda Guerra Mondiale in Europa – continua – Fin da giovanissimo è sempre stato qualcosa che mi ha interessato e che ho sempre cercato di approfondire, leggendo libri, informandomi su vari testi e svolgendo qualche ricerca. Per quanto riguarda il momento vero e proprio delle domande, un pizzico di emozione c’era, più che altro per l’atmosfera e l’ambiente che hai attorno tra telecamere, tempi televisivi, ecc… E’ il primo impatto che ti colpisce, mentre quando cominci a rispondere alle varie domande è come se fossi solo tu e il tuo interlocutore. Se rifarei una simile esperienza? Certamente, lo ripeto, è stata particolare, per una volta si può provare”.