I ladri hanno colpito ieri sera all'impianto 'Rho - Malpensa' al confine tra Vanzaghello e Castano. Scoperti, sono fuggiti facendo perdere le loro tracce. Recuperati due mezzi.
Il colpo alla fine va a vuoto, ma è stata davvero questione di attimi e istanti. Perché tutto era già pronto e molto probabilmente se fosse passato qualche minuto in più purtroppo quasi di sicuro ce l’avrebbero fatta. E’ successo di nuovo. Ancora un oleodotto del nostro territorio preso di mira e ancora ladri (forse gli stessi che già in altre occasioni avevano agito in altre strutture della zona o chissà magari una banda diversa) in azione durante la sera, approfittando del buio e del fatto che gli impianti si trovano nella maggior parte dei casi in aree isolate e periferiche. Sono tornati a colpire, allora, giovedì sera, stavolta al confine tra Castano Primo e Vanzaghello (l’oleodotto Rho – Malpensa). Quanti erano, beh… è difficile dirlo con esattezza (certo è che l’ipotesi più probabile è che fossero più persone), quindi raggiunto il posto ecco che si sono immediatamente messi all’opera per praticare un buco e da qui appunto prelevare il prodotto al suo interno. Un colpo, insomma, studiato nei minimi particolari perché, da quanto si è saputo nelle ore successive all’episodio, sapevano come muoversi e soprattutto avevano preparato ogni singola azione nei minimi dettagli e particolari, tanto che erano già riusciti a spostare parte del liquido in alcuni fusti e cisterne che avevano sistemato su due mezzi con i quali si sarebbero, poi, allontanati. Ma, alla fine, per fortuna niente; tutto a vuoto, con il tentativo che è stato scoperto e con i malviventi che si sono allontanati velocemente facendo perdere le loro tracce, prima di poter essere individuati e fermati. Nulla di fatto (e lo ripetiamo, fortunatamente), allora, così il giorno dopo se da una parte ci si è attivati per riparare il danno ed i vari danneggiamenti all’impianto, dall’altra i Carabinieri, che la stessa sera sono prontamente arrivati sul posto (recuperando i due mezzi e restituendo all’Eni il prodotto già preso), hanno avviato le indagini per provare a fare chiarezza sulla vicenda e dare in breve tempo un nome ed un volto ai ladri. Gli inquirenti hanno svolto un sopralluogo nella zona interessata, alla ricerca di qualche elemento utile e fondamentale ad identificare appunto gli autori del tentato furto.