Del caso se ne è occupata anche 'Striscia la Notizia'
Operazione contro il traffico illegale di fauna selvatica protetta, da parte del Nucleo Antibracconaggio dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), in collaborazione con i Carabinieri, a Nosate. Il blitz è scattato alcuni giorni fa, all’interno di un magazzino alla periferia della cittadina del nostro territorio. Gli uomini della sezione di Cuneo, dopo una serie di attente ed accurate indagini e di verifiche in tutta Italia, sono arrivati nel piccolo paesino della provincia di Milano. E qui, nello stabile, hanno rinvenuto diverse specie di uccelli, appartenenti alla fauna selvatica protetta, scoprendone un commercio illegale. Nello specifico sono stati posti sotto sequestri circa 1100 volatili, per lo più cardellini, ma anche fringuelli, lucherini, peppole, codibugnoli, merli, tordi, frisoni e picchio muratore, oltre ad altri rapaci, alcuni ancora vivi, altri, invece, purtroppo, morti (tutti in condizioni igieniche pessime e critiche) ed animali, e a trappole illegali e materiale di vario genere per la caccia. Perquisizioni che sono state effettuate, non solo nel magazzino, ma anche nell’abitazione del titolare, dove sono stati ritrovati altri volatili, sempre appartenenti a fauna selvatica protetta, nuove trappole e strumenti per la caccia. Sul posto è intervenuta anche la Guardia di Finanza che ha svolto un sopralluogo e si è occupata della parte fiscale della situazione, raccogliendo documenti, carte contabili e faldoni che sono, ora, al vaglio dei finanzieri. Da quanto si è saputo il traffico illegale di fauna selvatica protetta è una piaga, purtroppo, sempre più presente nel nostro Paese. E da quanto si sa, tali uccelli vengono cacciati, per la maggior parte dei casi, nel sud Italia (in modo particolare sulle isole), per essere, successivamente, attraverso dei corrieri, trasportati, in condizioni critiche (dentro gabbiette di dimensioni ridotte ed a centinaia, se non, a volte, anche a migliaia, uno accanto all’altro), verso il nord dove vengono messi in commercio. Del caso se ne è occupata anche la trasmissione televisiva ‘Striscia la Notizia’ che ha mandato in onda un servizio dell’inviato Edoardo Stoppa, proprio in merito all’operazione portata a termine a Nosate. La vicenda ha così rapidamente destato l’attenzione dei cittadini. In queste ore continuano le indagini degli uomini del Nucleo Antibracconaggio dell’Oipa e sono in corso accertamenti nei confronti del titolare per verificare eventuali responsabilità sulla vicenda. Gli uccelli, rinvenuti dagli inquirenti, sono invece stati rimessi nel loro habitat naturale.