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Cultura, Castano Primo

Dentro... il Paccagnini

Intervista alla direttrice organizzativa, Rosa Messina. Uno sguardo agli appuntamenti, ma più in generale ai tanti momenti che stanno caretterizzando questa nuova stagione.

Il Paccagnini si sta svelando. Dopo qualche tempo di inattività, infatti, nel novembre 2015 si è riavviato in sordina, con un primo spettacolo teatrale (‘Santa Teresa d’Avila’, con Pamela Villoresi). Poi, firmate le infinite carte che la burocrazia chiede in pegno a chiunque voglia avviare una qualsiasi attività, culturale o commerciale che sia, da gennaio è partito con slancio. Spettacoli domenicali - pomeridiani per bambini e ragazzi, matinèe per le scuole, eventi teatrali di generi diversi, mostre pittoriche itineranti. Tanto per dirne un po’. E poi... scuola di danza, corsi di teatro e di fumetto e molto altro in divenire. Rosa Messina e Giorgio Putzolu sono vulcani di idee. Visto che il desiderio della Compagnia InstabileQuick, che ha in mano la gestione dell’auditorium di Castano per i prossimi 10 anni, è di dar vita ad un Centro Polifunzionale di Intrecci Culturali, facciamo due chiacchiere con Rosa Messina, direttrice organizzativa, oltre che attrice e docente di arti teatrali. Qual è la tua storia artistica? “La Compagnia Teatrale Instabile Quick nasce alla fine degli anni ’80, per molto tempo orientata alla produzione di spettacoli per giovani e per bambini. Io e Giorgio Putzolu, insieme ad altri colleghi di viaggio, abbiamo scritto, sceneggiato, prodotto e rappresentato parecchie opere teatrali. Ad un certo punto abbiamo voluto privilegiare il territorio, mettere radici, con il desiderio di costruire cultura locale. Dopo un breve periodo al Teatro del Popolo di Gallarate, l’occasione di far rivivere il Paccagnini ci è sembrata giusta per mettere a frutto decenni di esperienza, creatività, idee, rivolgendoci a bambini, ragazzi, giovani e adulti.” L’inizio è già ricco di eventi e spettacoli: cosa proponete? “Gli spettacoli che portiamo in scena sono categorizzati: ai bambini/ragazzi proponiamo le ‘Domeniche a merenda’, agli adulti offriamo prosa, musica, generi misti. Ci piace avvicinare gli artisti del teatro, persone che amano profondamente la loro arte, al pubblico, curioso com’è di conoscere i retroscena delle storie che raccontiamo e dei personaggi che rappresentiamo. Così come pensiamo sia una buona idea rendere più prossime altre arti collaterali (pittura, la danza, la scrittura, il disegno); lo facciamo tramite mostre (a cura di Fabrizio Galli con la sua Associazione OntheRoad Art Gallery), corsi di teatro e di fumetto (organizzati da Crossroads, con la sua rivista TheCrossroader), una scuola di danza (a cura di Tersicore), ed altro che stiamo trasformando da idea a realtà. Non vorrei parlare degli spettacoli in sè, c’è di tutto, momenti per bambini, serate musicali, prosa, eventi fuori programma (come la Notte delle Parole, letture ad alta voce a cura di scrittori emergenti). Che altro bolle in pentola? “Amiamo definirci ‘artigiani del teatro’. Con la nostra artigianalità siamo sempre alla ricerca di nuove idee per produrre nuovi spettacoli, ma anche per riadattarne alcuni del passato, mai fuori moda. Vogliamo attivare un laboratorio di teatro rivolto ad ogni età, anche se con una predilezione per i giovani; vederli al lavoro è un regalo. Ah... dimenticavo: l’auditorium ha ampi spazi da affittare per iniziative diverse, dai convegni alle conferenze, dalle mostre ai corsi: siamo disposti a considerare (quasi) qualsiasi iniziativa”.

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