Non c’è unicamente la prima turbina a vapore destinata in Iran, da 160 megawatt, tra le ragioni che inducono ad un moderato ottimismo rispetto al futuro della nuova Franco Tosi dopo il subentro al timone di comando di Alberto Presezzi.
“Le ragioni sono anche altre – spiega Edoardo Barra delegato della FIM Cisl per il territorio Legnano Magenta – a cominciare dall’accordo riguardante il mantenimento dei posti di lavoro. Oggi – rimarca Barra – siamo già a quota 184 con prospettive più che tangibili di nuove assunzioni. Siamo, dunque, ben oltre la tabella di marcia prospettata – osserva il delegato cislisno – se si pensa che l’intesa sottoscritta l’anno scorso prevedeva il riassorbimento di 170 lavoratori rispetto ai 320 complessivi nell’arco di 24 mesi. Oggi siamo molto più avanti”.
Ma gli indizi che ci portano a dire che la Franco Tosi Presezzi potrà avere un solido avvenire sono anche altri.
“Perché – rimarca Barra – non c’è solo l’apertura al mercato iraniano, ci sono almeno altre cinque commesse molto importanti che dovrebbero concretizzarsi da qui a breve”. “Senza contare – prosegue Barra – che grazie al subentro della Presezzi si sono venute a sbloccare una serie di situazioni. Si è puntato molto sull’innovazione, sono stati investiti 200 mila euro solo per il nuovo software aziendale. Insomma, una bella iniezione d’ottimismo”.
Anche per quanto riguarda la proprietà dell’area oggi in affitto a breve medio termine potrebbero esserci novità interessanti.
“In ultima analisi – conclude il sindacalista – è la dimostrazione che non c’eravamo sbagliati. Abbiamo creduto molto in questo progetto e ora si stanno vedendo i risultati”.
“Indubbiamente – continua Beppe Oliva, segretario della Cisl Milano Metropoli – il nostro sindacato si è speso parecchio per il raggiungimento di questa intesa unitaria. La Cisl non hai demorso nemmeno nelle situazioni più critiche, quando, pareva che l’accordo potesse sfumare. La nostra preoccupazione è stata fin dall’inizio – conclude il dirigente cislisno – quella di salvaguardare posti di lavoro ma anche di dare una prospettiva tangibile di sviluppo a questa realtà produttiva, nella consapevolezza che il rilancio della Franco Tosi equivale ad un rilancio per tutto l’Alto Milanese”.