Preso di mira per il secondo anno il presepe davanti alla chiesa di San Zenone. Hanno rubato ancora il Gesù Bambino: subito rifatto e riposizionato nella capanna sul sagrato.
Due su due, purtroppo. E il giorno dopo c’è rabbia, rammarico, amarezza, ma non ci si arrende assolutamente. Anzi… in men che non si dica tutto è tornato come prima. «Chi, o cosa, volete fermare?» - il messaggio è più che mai chiaro e preciso, per ribadire ancora una volta (per il secondo anno consecutivo) che il lavoro di squadra e la forza di volontà sono più forti dell’ignoranza e dell’inciviltà. Già, perché di nuovo (anche in questo 2015; come era appunto accaduto pure un anno fa) è stato preso di mira il presepe in legno sul sagrato della chiesa prepositurale di San Zenone. Via il Gesù Bambino, che con tanta cura e impegno il gruppo Castano Primo Obiettivo (con la ditta Gi.Mar) avevano realizzato insieme alle altre statue di San Giuseppe, Maria, il bue e l’asinello e l’intera capanna. «Un gesto che lascia senza parole – commentano proprio da Castano Primo Obiettivo – Non ci sono commenti a quanto accaduto; è qualcosa di triste, che cosa pensavano di ottenere?». Chi ha agito, lo ha fatto di notte o comunque quando era buio: è arrivato davanti al presepe ed ha letteralmente sradicato il Gesù Bambino nella capanna, quindi se ne è andato. «Visto che già l’anno scorso era purtroppo accaduto un episodio simile – continuano – stavolta ci eravamo attivati attaccando con dei chiodi la sagoma di legno alla stessa struttura attorno. Ma, alla fine, l’hanno divelta, lasciando solo la base. Quando ci hanno informato, subito ci siamo rimessi al lavoro e in poche ore, grazie alla fondamentale collaborazione della Gi.Mar, abbiamo ricreato un altro Gesù Bambino che è stato risistemato nella capanna».