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Inchieste

Sotto l'albero "Vorrei..."

Natale è ormai vicinissimo... E allora sotto l'albero che cosa vorreste trovare? Qual'è il regalo per il nuovo anno? Ma, lasciamo per un attimo da parte pacchetti, fiocchi e tutto il resto , parliamo invece più nel concreto per il presente e il futuro di ciascuno di noi e del territorio. Ecco cosa ci hanno risposto alcuni nostri giovani.

"VIA LE BARRIERE ARCHITETTONICHE"

Il regalo che Chiara chiede per questo Natale è l’abbattimento delle barriere architettoniche. La 27 enne di Arluno ci racconta così la sua disavventura estiva: “Eravamo nel pieno di Expo e volevamo permettere anche a mia nonna di godere di questo grande evento – spiega – Ha delle difficoltà motorie: non è invalida, ma è per lei preferibile muoversi su sedia a rotelle. Abbiamo così cercato di organizzare il suo viaggio verso Rho Fiera in treno, utilizzando il passante ferroviario di Trenord. Ci informiamo sulle stazioni, ma, indagando, cosa veniamo a scoprire? Che tutte o quasi quelle a noi limitrofe non sono attrezzate. Inoltre, i convogli stessi sono altrettanto poco accessibili, a causa della sbarra di ferro che la maggior parte di essi presenta proprio in mezzo alle porte di ingresso. E pensare che un privato che apre uno studio professionale è obbligato per legge ad eliminare le barriere architettoniche e a prevedere una toilette apposita per i disabili”. Ecco quanto si legge sul sito della società ferroviaria: “Trenord è attenta alle esigenze delle persone con disabilità o a mobilità ridotta che desiderino viaggiare in treno”. Sul portale è disponibile un elenco delle stazioni accessibili ai disabili, un documentino di quattro pagine. Nell’elenco delle linee che garantiscono l’accesso dei disabili ai treni, inoltre, ne compaiono solo 9. Parlando più in generale al nostro territorio, vi compaiono Vanzaghello e Turbigo, ma non città come Castano Primo o Magenta. Tuttavia, nella relazione sulla Qualità dei Servizi 2014, Trenord scrive: “Nel 2014 sono state evase positivamente circa 11.200 richieste di assistenza a persone con disabilità o a mobilità ridotta su rete Ferrovienord e su rete Rfi, relativamente al servizio di Trasporto Pubblico Locale”. Ma come? Viene da chiedersi.

"FACCIAMO LA VERA SOLIDARIETA'"

“Per Natale vorrei che la gente la smettesse di cercare di guadagnare sulla pelle di chi veramente ha bisogno”. È l’appello di Filippo, 28 anni di Inveruno, scottato da un incontro ravvicinato con… dei falsi clown. “Mi trovavo in una clinica privata del territorio, mi hanno fermato all’ingresso dei ragazzi che si sono detti di un’associazione che si occupa di animare le corsie ospedaliere, ispirandosi al metodo reso famoso da Patch Adams. La conosco molto bene, perché anche mia sorella ne fa parte”. I ragazzi chiedono a Filippo una donazione, ma lui risponde di non avere con sé contanti, così viene addirittura invitato da loro a recarsi al bancomat interno alla clinica. “Mi sono insospettito per la loro insistenza e ho chiamato mia sorella, che ha confermato ciò che temevo: la loro associazione da statuto può ricevere donazioni, ma non può in alcun modo chiederle; non opera nelle cliniche private né tanto meno in quell’area territoriale dove mi trovavo”. Una volta resosi conto della tentata truffa, il 28enne inverunese era pronto a smascherare i finti clown; però… loro si erano già volatilizzati. “Quello che mi dà fastidio è che queste persone operano a scapito delle vere associazioni. Questo è l’esempio più eclatante, ma casi del genere mi sono capitati altre volte. Il risultato è che la gente non sa più a chi credere e, se scottata una volta, non aiuterà più le onlus oneste che hanno bisogno di sostegno”. Non ci sono metodi di tutela particolari da adottare in questi casi. La cosa migliore è dire a coloro che vi stanno chiedendo un’offerta che provvederete a controllare sul web oppure telefonicamente la serietà della loro onlus (che devono essere regolarmente immatricolate agli appositi registri del volontariato). Per esempio, sul sito specifico dell’associazione in questione si legge espressamente che il bonifico bancario è l’unica forma di sostegno, “Non autorizza alcuna persona a raccogliere fondi per l’Associazione in modo diverso”.

"TRASPORTO PUBBLICO CHE FUNZIONI PER DAVVERO"

Il regalo di Natale che vorrei io che vi scrivo, Alessandra, 27 anni di Cuggiono, è: mezzi pubblici che funzionino davvero, che invoglino la gente ad utilizzarli e che aiutino a superare emergenze da inquinamento e Pm10 come quella attualmente in atto in tutta la Pianura Padana. Da pendolare che si reca ogni giorno a Milano, raccolgo le lamentele di tanti passeggeri come me: autobus vecchi, malandati, che spesso non si avviano e costringono gli autisti a far saltare le corse, impedendo loro di fare bene il proprio lavoro. O ancora mezzi freddi, con il riscaldamento guasto e mai riparato, che costringono i passeggeri ad imbacuccarsi all’inverosimile. Con il treno non va meglio: carrozze sovraffollate nelle ore di punta, ritardi cronici e interminabili minuti passati fermi nella campagna ad attendere che un treno ad alta velocità, che ha sempre la precedenza, transiti. Per questo Natale, allora, noi pendolari chiediamo a gran voce investimenti seri nel settore dei mezzi pubblici, per minimizzare disagi al momento reali, come i ritardi al lavoro o in università a causa dei disservizi.

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