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Castano Primo, Scuola

Darsena futura... in quei tre progetti

Gli studenti dell'indirizzo CAT del Torno hanno pensato e realizzato tre idee progettuali per l'area Darsena castanese. Il lavoro è stato presentano l'altra sera in villa Rusconi.

La Darsena del futuro… immaginatela più armoniosa, al passo coi tempi e soprattutto a misura dei singoli e della collettività. Ma, alla fine, gli studenti dell’indirizzo CAT (le due ex classi terza e quarta, oggi quarta e quinta) dell’istituto superiore Torno di Castano Primo sono andati ben oltre. Le semplici parole e le idee che diventano, insomma, un vero e proprio progetto. Anzi per essere precisi: “I ragazzi hanno messo nero su bianco tre idee progettuali differenti che sono state presentate ufficialmente alla città ed alla popolazione qualche sera fa in villa Rusconi (nella sala di rappresentanza) – spiega il professore Salvatore Sciammetta – Il lavoro, quindi, ci ha visti impegnati con una serie di step e passaggi per arrivare poi alla stesura finale definitiva”. Si è cominciato, allora, dallo studio e dalle valutazioni su che cosa si sarebbe voluto realizzare (parlando anche con l’Amministrazione comunale), successivamente i futuri geometri hanno organizzato uscite direttamente sul posto per gli appositi e specifici rilievi metrici e fotografici e con l’analisi del degrado strutturale e dei materiali; infine in classe ecco che un tassello alla volta le idee sono state trasferite su carta. “Come detto tre i progetti pensati – continua l’insegnante della scuola di piazzale Don Milani – Il primo: un piccolo insediamento commerciale ad un piano con negozi vari e alcuni uffici, a corte aperta verso il canale e la darsena in modo da favorire un percorso pedonale (vorremmo, infatti, invogliare i fruitori a camminare e per questo sono stati studiati in parallelo pochi parcheggi). Quindi, il secondo a carattere residenziale (villette a schiera tipologia a corte chiusa con spazio interno verde). Infine, l’ultima proposta è un centro socio culturale e sportivo con campi da gioco, uno spazio per i bambini, l’edificio adibito a spogliatoi, i servizi igienici, bar, sala multiuso e multimediale, ed un internet point. Accanto a ciò, poi, ci siamo concentrati sul recupero dell’area con percorsi appunto pedonali e panchine, e per quanto concerne l’ex casa cantoniera l’abbiamo ipotizzata come contenitore di informazioni più i bagni, sale esposizioni temporanee, un museo storico della cultura artigianale del Castanese e pure un punto ristoro”. Da sottolineare, infine, che gli interventi progettuali propongono, altresì, il mantenimento del profilo lungo la via darsena delle finestre ad arco e delle inferriate caratteristiche dell’architettura ecclesiastica (mattoni pieni a vista, ossia gli originali), oltre alla pavimentazione con materiali ecosostenibili e resistenti all’usura, valorizzando le singole particolarità storiche ed architettoniche dell’intera zona.

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