Andrea Gianella è sous chef presso il Sadler, ristorante due stelle Michelin, fondato dallo chef Claudio Sadler, uno dei maggiori rappresentanti della cucina italiana.
Aspirava a lavorare in locali di buon livello, dove il cibo è gradevole e di ottima qualità, ma non pensava certo di arrivare fino a dov’è adesso: Andrea Gianella, a soli 28 anni, è sous chef presso il Sadler, ristorante due stelle Michelin, fondato dallo chef Claudio Sadler, uno dei maggiori rappresentanti della cucina italiana anche all’estero. Partendo da Buscate, dove è nato e cresciuto, con i suoi sogni in tasca è arrivato a questo ambito traguardo, “Che non è un punto d’arrivo, ma di partenza”, ci tiene a precisare. Ma ecco da dove tutto è cominciato: “Ho fatto il classico percorso, dall’Alberghiero ad Arona, passando per gli stage, e gli scambi culturali. Finita la maturità, ho cominciato a lavorare in uno stellato di Cassinetta di Lugagnano (era l’Antica Osteria del Ponte, un due stelle, dove ho imparato gran parte del mestiere). Quindi tre anni fa sono approdato da Sadler: qui mi sono occupato di tutto, dai primi agli antipasti, fino ai secondi, una gavetta che mi è servita per conquistare la sua fiducia e diventare sous chef”. Com’è avvenuto questo passaggio? “Semplicemente si era liberato il posto e Sadler mi ha offerto di occuparmi del salato. È stato un colpo di fortuna, però sicuramente c’è anche del merito... e tanta soddisfazione!”. Cosa significa lavorare al suo fianco? “Devi essere costantemente sul pezzo, è uno che ti stimola molto, ti lascia spesso carta bianca, ma sempre seguendo il suo stile, ossia una cucina rassicurante, tradizionale e curata fino all’ultimo dettaglio”. Sogni nel cassetto? “Mi auguro innanzitutto di farmi un bel bagaglio d’esperienza e un giorno, chissà, aprire un mio locale, magari nella nostra zona”.