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Turbigo

Perrone, ultimi mesi in consiglio

Il vicesindaco, Bruno Antonio Perrone, non si ripresenterà alle prossime elezioni comunali del 2016. E' stato lui stesso a confermarlo. "Sono stati 5 anni bellissimi".

Il presente sono tutte una serie di iniziative che da qui e fino in primavera sapranno coinvolgere e regalare emozioni alla popolazione intera (concerti, presentazioni di libri e mostre; alcune ormai pronte o quasi, le altre le sta studiando e programmando con la sua squadra, gli uffici e le apposite commissioni), il futuro invece sarà quasi certamente fuori dalla sala giunta e dal consiglio comunale. Ma più che una sorpresa vera e propria, in fondo è la conferma di quanto già si vociferava in paese da qualche tempo. L’attuale vicesindaco, nonché assessore alla cultura di Turbigo Bruno Antonio Perrone, infatti, ha deciso: “Non mi ripresenterò alle prossime elezioni amministrative del 2016”. “Questi 5 anni in Amministrazione sono stati importanti e fondamentali sotto ogni punto di vista – continua – Ho solo tanti ricordi ed esperienze positive. Al mio fianco ho avuto un gruppo eccezionale, persone di ottime qualità e capacità professionali ed umane e i risultati sono stati significativi. Senza dimenticare, poi, i vari uffici e le commissioni, punti di riferimento costanti e con i quali si è instaurato un ottimo rapporto di collaborazione. Siamo riusciti a realizzare più di 100 eventi complessivi; non c’è praticamente weekend che a Turbigo non ci sia qualcosa, oltre agli appuntamenti che vengono proposti durante la settimana. Però adesso sono sinceramente stanco, gli impegni lavorativi sono sempre più numerosi, quindi la famiglia, ricoprire l’incarico di vicesindaco o comunque far parte di una giunta richiede una presenza e una partecipazione quotidiana e costante e per il futuro non riesco a garantirla”. Da qui, pertanto, la decisione di fermarsi. “Ne ho parlato con la mia squadra, tutti lo sann – spiega Perrone – Abbiamo al nostro interno giovani di esperienza e di straordinarie capacità che sapranno dare il loro contributo. Anzi, proprio a queste persone consiglio di provare una simile esperienza: ti fa crescere e ti forma ulteriormente. Rapportarsi con la macchina comunale, confrontarsi con la gente e le vicende del paese arricchisce il bagaglio personale”. Insomma, la scelta è ufficiale. “Si – conclude – Mi piacerebbe comunque continuare ad occuparmi di cultura, a dare il mio apporto dall’esterno, magari nelle commissioni".

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