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Territorio

Oleodotti nel mirino: 5 episodi dolosi

Cinque episodi dolosi negli ultimi sei mesi negli oleodotti che attraversano il Parco del Ticino. Chiesto un incontro urgente ai Ministri, alle Regioni e alla Prefettura.

Negli ultimi sei mesi si sono verificati episodi dolosi a danno delle linee degli oleodotti Eni, Sarpom e Sogim che attraversano il territorio del Parco del Ticino. Solo nell’ultimo mese ne sono stati registrati tre nei comuni di Gambolò, Morimondo e, qualche giorno fa, Vigevano - località La Sforzesca, che si aggiungono a quelli dell’estate scorsa a Vanzaghello e Carbonara Ticino. Un vero bollettino di guerra! “La situazione più grave è quella di Morimondo – spiega il vicepresidente del Parco del Ticino, Luigi Duse - dove gli idrocarburi fuoriusciti in quantità significativa hanno impattato, oltre i terreni agricoli, le acque sotterranee e, attraverso il sistema dei fontanili, i corsi d’acqua del reticolo idrogeografico afferente i Sic (Siti di importanza comunitaria). L’esperienza passata di gravi casi di inquinamento da idrocarburi, tra l’altro proprio a Morimondo, ci porta a stimare danni all’ambiente naturale di impatto almeno decennale e, in ogni cas,o sarà difficile ripristinare la situazione a prima dello sversamento. Abbiamo espresso attraverso una presa di posizione formale presso le autorità competenti - Ministeri, Prefettura, Regione Lombardia - la nostra preoccupazione e sollecitato un intervento più coordinato nella prevenzione del rischio, percependone il carattere emergenziale. Nel frattempo chiediamo collaborazione anche al territorio. Dei cittadini e degli agricoltori stessi. Segnalate alle forze dell’ordine quando vedete movimenti strani”. Il Parco del Ticino in una lettera ai Ministri dell’Ambiente e degli Interni, a Regione Lombardia e alla Prefettura, chiede un incontro. “La frequenza delle effrazioni, tre solo nell’ultimo mese, e il danno ambientale per inquinamento da idrocarburi – si legge nella missiva -, conferisce alla situazione carattere di estrema emergenza. Esprimiamo la nostra preoccupazione per la compromissione del nostro territorio e la tutela della nostra comunità. Chiediamo un incontro per conoscere le iniziative in atto volte alle azioni di prevenzione, anche negli eventuali interventi strutturali sulle linee tecnologiche e nella gestione coordinata dei conseguenti casi di inquinamento”.

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