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Turbigo

Incrocio: "Esposto in Procura"

Al centro dell'attenzione sempre l'incrocio tra le vie Milano e Lonate. Uniti per una Turbigo da Vivere sta preparando un esposto da mandare a Procura e Corte dei Conti.

La bici che scende da Castano verso Turbigo. L’auto che arriva dalla parte opposta e poi l’incidente. E’ successo di nuovo poche settimane fa. E’ successo ancora, sempre là, sempre nello stesso punto, sempre al solito incrocio (tra le vie Milano e Lonate). Ed è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo. “Basta! – dice il capogruppo di Uniti per una Turbigo da Vivere (uno delle due realtà sui banchi della minoranza in consiglio comunale), Marco Cagelli – Ci siamo stancati di portare proposte in merito appunto alla sicurezza di quel tratto di strada e non venire mai ascoltati. Anzi, sembra quasi che all’attuale maggioranza diano fastidio idee che non arrivino da loro. Adesso, quindi, faremo un esposto direttamente alla Procura ed alla Corte dei Conti chiedendo che si valutino i vari interventi messi in campo, se siano stati compiuti nella maniera più giusta possibile e anche dal punto di vista dei soldi pubblici spesi”. Uniti per una Turbigo da Vivere, insomma, vorrebbe chiarezza una volta e per tutte sulla questione, ma soprattutto che si portino avanti soluzioni che davvero possano risolvere il problema. “Sono anni che come gruppo stiamo costantemente cercando di puntare le attenzioni sulla questione – continuano – In consiglio comunale abbiamo in diverse occasioni presentato mozioni a riguardo senza mai essere seriamente presi in considerazione. Se ogni tanto l’Amministrazione mettesse da parte l’orgoglio personale per cui ogni idea presentata dalle minoranze deve essere bocciata o comunque accantonata a priori, forse oggi i risultati sarebbero ben altri. Sindaco e giunta continuano a snocciolarci davanti l’elenco delle azioni fino ad ora portate avanti, va bene, ma purtroppo non ci sembra che la situazione sia migliorata. Qualche incidente in meno, perfetto, comunque di sinistri ce ne sono ancora diversi. Qui non basta inventarsi mille rimedi inutili (peraltro costosi), qui serve sedersi ad un tavolo e ragionare concretamente; cosa che purtroppo non è stata fatta o viceversa è stata fatta in maniera alquanto superficiale. Chiunque capirebbe, infatti, che il pericolo sta nell’aver lasciato la possibilità ai veicoli di svoltare o uscire dalla via Lonate, che appunto porta gli stessi mezzi a incrociarsi tra di loro provocando così l’impatto. Ancora perché se altri comuni italiani hanno realizzato percorsi protetti per pedoni e ciclisti, a Turbigo non è possibile? Non bastano un semaforo, le bande rumorose a terra, la segnaletica luminosa e l’autovelox per risolvere il problema. C’è bisogno di altro, come fa non rendersene conto la maggioranza?”.

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