Le accuse sarebbero di concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti. In manette con il vicepresidente della Lombardia anche il suo collaboratore, Giacomo Di Capua, e l'ingegnere del Provveditorato alle opere pubbliche, Angelo Bianchi.
Le accuse sarebbero di corruzione aggravata, concussione e turbata libertà degli incanti. Il blitz è scattato questa mattina all'alba e a finire in manette sono stati il vicepresidente della Regione Lombardia ed ex assessore alla Sanità, Mario Mantovani, il suo collaboratore Giacomo Di Capua e un ingegnere del Provveditorato alle opere pubbliche per la Lombardia e la Liguria, Angelo Bianchi. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip Stefano Pepe, su richiesta del procuratore aggiunto Giulia Perrotti e del pm Giovanni Polizi (nell'ambito di un'indagie della Procura di Milano). Oltre a loro ci sono anche altri 12 indagati che, stando a quanto si legge in una nota del procuratore Edmondo Bruti Liberati, hanno concorso a vario titolo nei reati. La Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni e sequestri di documenti, aubuso d'ufficio e turbativa d'asta, ipotizzata a carico di Mantovani in concorso con altri. I finanzieri hanno svolto attività nelle province di Milano, Pavia, Varese, Vercelli e Rimini, negli uffici degli indagati nella sede della Regione e in alcune abitazion e diversi enti e società. I fatti sarebbero stati commessi tra il 2012 e il 2014.