La riunione con ANAS di venerdì 11 settembre avente per oggetto il discusso progetto della SS. 11 tra Magenta e Abbiategrasso, si è svolta come da programma con la partecipazione del Ministero, dei due parchi, Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud, Città metropolitana, tutti i Sindaci convocati e, a sorpresa, l’Assessore regionale Garavaglia.
L’incontro, interlocutorio, era volto a verificare le opportunità reali di attualizzazione e miglioramento del progetto, nato nel 2001 e sviluppato in una realtà economica, sociale e normativa fortemente mutata.
Si tratta di una tappa importante all’interno dell’innovativo percorso intrapreso da comuni e Enti interessati che, da alcune settimane, stanno lavorando su una possibile proposta comune, “vestita” sul territorio. La proposta è volta a ridurre consumo di suolo e impatti ambientali, a risolvere nodi viabilistici critici del progetto. Il tutto è ottenibile con un risparmio di risorse economiche da utilizzare per il potenziamento della tratta Cusago-Abbiategrasso, attualmente esclusa dai finanziamenti, a grande beneficio dei 25.000 veicoli che quotidianamente transitano, con difficoltà, su tale tratta,
ANAS si è dimostrata disponibile a verificare la fattibilità delle proposte di miglioramento e attende una proposta condivisa entro il 30 settembre.
Il fronte dei Sindaci si è però spaccato, vedendo la fuoriuscita dal gruppo a favore delle proposte migliorative, dei comuni di Robecco sul Naviglio, Ozzero, Boffalora e Vigevano. Quest’ultimo da sempre a favore del progetto in essere il cui territorio, peraltro, non è interessato dal tracciato.
Gli Enti territoriali e la maggior parte dei comuni interessati, restano convinti della portata innovativa del percorso intrapreso e della possibilità di sviluppare un progetto infrastrutturale che possa integrare tutte le istanze socio-economiche con quelle ambientali, nel rispetto delle diversità locali e dell’unicità del territorio.
I due Parchi e Città Metropolitana unitamente alla maggior parte dei comuni interessati, sottolineano la necessità di proseguire il percorso del dialogo per trovare una soluzione comune nella considerazione del fatto che la risposta migliore sia quella che tiene conto dei valori e delle esigenze del territorio nel suo insieme, e non solo di alcuni aspetti.
Il Parco del Ticino, proseguendo il ruolo di facilitatore intrapreso fino ad oggi, si è fatto carico di capire con ANAS la fattibilità della proposta elaborata finora, la quale è stata fatta propria dal Consiglio di gestione e tiene conto degli interessi generali puntando alla soluzione di tutti i problemi di viabilità attuale all'interno di una lettura complessiva del territorio dal punto di vista produttivo e ambientale.
Il Parco riporterà poi ai Sindaci e agli Enti quanto emergerà dal confronto con Anas, con l’intento di poter arrivare alla scadenza del 30 settembre con una proposta condivisa, ovvero con proposte diverse se non si troverà l’intesa.