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Castano Primo

CasaPound... il giorno dopo

Concluso il raduno nazionale, gli uffici comunali hanno effettuato un sopralluogo in tensostruttura. "Ci hanno lasciato diversi danneggiamenti. Ora procederemo con le varie denunce e le richieste di risarcimento danni - fanno sapere dal Comune".

Chiusa la festa, non le polemiche. E onestamente sarebbe stata forse pura e semplice utopia pensare all’esatto contrario. Il giorno dopo la fine del raduno nazionale di CasaPound, insomma, là nella tensostruttura di via Mantegna ecco che sono tornati gli amministratori con i tecnici e i dipendenti degli uffici comunali. “Bisogna fare gli appositi sopralluoghi e in modo particolare gli specifici controlli e verifiche!”. “La situazione che ci hanno lasciato è sotto gli occhi di tutti – commentano appunto dall’Amministrazione comunale di Castano Primo – E non ci riferiamo solo ai danni nell’area direttamente interessata (diversi e in vari punti della struttura), bensì anche agli strascichi che purtroppo questa vicenda ha avuto sulla città intera e sul nostro territorio”. Ma, intanto, volendo rimanere sui danneggiamenti, da quanto hanno fatto sapere sindaco e giunta, nello specifico: “Ci sono state diverse effrazioni alle porte – continuano – Ancora è stato sabotato il quadro elettrico e sono state spaccate alcune serrature, oltre all’immondizia lasciata un po’ ovunque. La tensostruttura è stata immediatamente chiusa e a chi doveva entrare per recuperare il materiale vario e le attrezzature utilizzate durante la manifestazione per portarle via è stato consentito l’ingresso sotto stretta vigilanza e controllo dei nostri agenti di Polizia locale che per l’intera giornata sono rimasti sul posto a monitorare la situazione. Basta pensare di poter andare e venire come si vuole! Per quattro giorni queste persone hanno fatto i padroni non a casa loro, ora risponderanno di fronte alle autorità competenti delle loro azioni e dei loro comportamenti”. “Lo ripeto e lo ribadisco di nuovo – conclude il primo cittadino castanese, Giuseppe Pignatiello – La legalità è uno dei nostri capisaldi, abbiamo combattuto e combatteremo sempre perché venga rispettata e chiunque, quindi, avrà atteggiamenti lontani da quelle che sono le regole e le leggi ne risponderà in prima persona. Come ci siamo mossi, infatti, per gli esponenti di CasaPound, lo stesso abbiamo fatto anche per chi sabato (dopo la manifestazione dell’Anpi; sono intervenuto anche io qualche minuto per ringraziare la cittadinanza, le realtà e le istituzioni presenti della solidarietà e vicinanza dimostratami e per invitare tutti a tornare a casa perché lì non potevano stare; cosa che hanno prontamente fatto) ha deciso di organizzare un presidio fisso in piazza Mazzini di protesta per ciò che era accaduto e stava accadendo in via Mantegna. L’iniziativa (seppur pacifica) comunque non era autorizzata, così il comando dei vigili urbani ha proceduto con le identificazioni ed elevando l’apposita sanzione per occupazione abusiva di suolo pubblico.

DENUNCE E RICHIESTE DI RISARCIMENTO DANNI: SI PREPARANO LE CARTE

Da una parte le denunce alle varie autorità competenti, dall’altra gli atti amministrativi per il risarcimento dei danni. Il “post” raduno nazionale di CasaPound per l’Amministrazione comunale, alla fine, si potrebbe riassumere così. Perché, dopo le parole, le tensioni e le tante polemiche, adesso sindaco e giunta si stanno muovendo nelle sedi opportune per mettere “nero su bianco” quanto accaduto. “I passi da compiere sono differenti – spiegano proprio dai banchi della maggioranza castanese – Procederemo con la massima cura e attenzione con le denunce per occupazione abusiva di una struttura comunale, minacce e false dichiarazioni forniteci in merito alla tipologia e alle modalità dell’iniziativa stessa (ricordiamo, infatti, che la richiesta di utilizzo dell’area di via Mantegna era arrivata da parte dell’associazione sportiva “La Focosa” e che l’evento avrebbe dovuto essere una tre giorni di convegni legati al mondo dello sport e della disabilità, più attività e tornei di calcio; invece a poche ore dall’inizio sono state completamente cambiate le carte in tavola). In parallelo, infine, una volta quantificati i danni verranno fatti tutti gli atti per le richieste di risarcimento”.

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