Sono dieci tra insetti, rettili e pesci le minacce straniere più gravi alla biodiversità in Lombardia. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti regionale effettuato in occasione del convegno “Tra parchi e cascine: un museo a cielo aperto” che si è svolto questa mattina, martedì 11 agosto, al Padiglione Coldiretti a Expo durante la giornata dedicata al mondo agricolo e alle aree protette. Queste ultime rappresentano oltre il 20 per cento di tutto il territorio dalle Alpi al Po. La “top ten” degli invasori alieni comprende: Popillia Japonica, tarlo asiatico, vespa del castagno, pesce siluro, testuggine dalle orecchie rosse, scoiattolo grigio nordamericano, gambero della Louisiana, minilepre, diabrotica e nutria.
“Il patrimonio della biodiversità in Lombardia è composto da oltre 23 mila specie animali e vegetali - spiega Ettore Prandini, Presidente Coldiretti regionale – Un tesoro messo a repentaglio dalla progressiva avanzata di parassiti che arrivano dall’Asia e dall’America, soppiantando la flora e la fauna autoctone e provocando danni e perdite alle produzioni agricole”.
Basti pensare, ad esempio – ricorda la Coldiretti Lombardia –, alle centinaia di migliaia di euro di danni provocati ogni anno su terreni e canali irrigui dalla nutria, un animale di origine sudamericana ormai diffuso in tutta la Pianura Padana. Mentre sul fronte degli insetti l’ultima grave minaccia è la Popillia Japonica segnalata per la prima volta in Lombardia nel luglio 2014 lungo il Naviglio Vecchio a Turbigo (Milano) e che è in grado di attaccare oltre 300 specie di piante e fiori. Sempre dall’Oriente arriva il Tarlo Asiatico, che fa collassare gli alberi mangiandoli dall’interno come faceva l’organismo alieno del film di Ridley Scott.
Se queste sono le minacce che arrivano da Oriente, da Occidente l’America ci ha “regalato” la diabrotica che attacca il mais (produzione cardine per il sistema zootecnico lombardo), lo scoiattolo grigio che sta sfrattando il più pacifico e piccolo cugino italiano e il gambero rosso della Louisiana che ha colonizzato canali e aree umide di mezza Italia, Lombardia compresa.
Nei nostri fiumi, in particolare nel Po, è sempre più frequente trovare anche il pesce siluro, una specie ittica di grandi dimensioni originaria dell’Est Europa che si nutre di pesci vivi e morti, di vermi e girini, desertificando fondali e sponde. Non possiamo dimenticare l’americana testuggine dalle orecchie rosse, inserita tra le cento specie aliene più aggressive al mondo. In totale – spiega la Coldiretti Lombardia – secondo la Banca dati mondiale delle specie invasive sono oltre 200 quelle presenti nel nostro Paese.