Il giorno dopo il terribile incidente in cui ha perso la vita Roberta Garagiola (ferito il marito Angelo Colombo), lacrime e tanti ricordi tra gli amici. Tre comunità in lutto.
La voce rotta dall’emozione. Le parole che fanno fatica ad uscire. Dolore, disperazione e lacrime il giorno dopo si mischiano assieme diventando praticamente una cosa sola. E tutto attorno un silenzio quasi irreale e i ricordi che uno ad uno passano davanti agli occhi. Sono tanti, tantissimi. C’è chi li sussurra a basse voce, come a tenerli gelosamente custoditi nel suo cuore, e chi invece vorrebbe gridarli a chiare lettere per far capire a tutti che coppia speciale e meravigliosa erano Angelo e Roberta. “Perché?”. Perché una tragedia simile? Perché un destino così crudele e terribile? Dal tardo pomeriggio di venerdì, quando la notizia ha cominciato a circolare a Robecchetto con Induno (il paese in cui i due coniugi vivevano) e a Turbigo e Inveruno (le loro cittadine di origine; là dove ci sono i familiari e i parenti), la domanda che più di altre continua a risuonare nella testa e nelle menti degli amici è proprio questa. “Ancora non vogliamo credere che sia successo veramente – dicono alcuni”. “Li avevo visti solamente pochi giorni fa – aggiungono altri”. “Io e Angelo lavoriamo insieme – racconta un collega – Ogni istante penso a lui, al futuro senza più la sua Roberta (una persona eccezionale e fantastica). Adesso cercheremo di stargli vicino. Io ci sono. Noi ci siamo e ci saremo sempre”. O ancora: “Sapete come è avvenuto l’incidente? Cosa è accaduto? – ci chiedono”. Le risposte più specifiche, molto probabilmente, arriveranno nelle prossime ore, grazie agli accertamenti ed ai rilievi effettuati dai carabinieri della stazione di Castelveccana e del Nucleo Radiomobile di Luino, ma intanto ecco la dinamica. Le 16 circa di ieri: Angelo Colombo, 47enne, e la moglie Roberta Garagiola, 48 anni, (residenti in via privata Giuseppe Verdi a Robecchetto ed entrambi operai proprio nella città del Castanese; lui alla tessitura Langé, lei alla Trc Candiani) stavano percorrendo la Provinciale 7 a Castelveccana (nel Varesotto) a bordo di uno scooterone (con loro anche un gruppetto di amici, con i quali avevano deciso di trascorrere una giornata di relax in compagnia) quando all’improvviso, all’altezza di una curva, il mezzo è finito fuori strada, scaraventando i due coniugi prima in un prato e poi in una scarpata. Un volo di diversi metri che purtroppo non ha lasciato scampo alla donna (troppo profonde le ferite riportate; i soccorritori, subito giunti sul posto, hanno fatto tutto ciò che era nelle loro possibilità per salvarla, però alla fine si sono dovuti arrendere constatandone il decesso e disponendo il suo trasferimento in camera mortuaria per l’esame autoptico); mentre l’uomo è trasportato immediatamente in elisoccorso all’ospedale di Como, dove è stato messo inizialmente in prognosi riservata, anche se da quanto si è saputo non sarebbe mai stato in pericolo di vita tanto che già nella giornata di oggi ha potuto tornare a casa.